Continua il momento magico di Lorenzo Fortunato. Il 16° posto finale al Giro d'Italia e il trionfo sullo Zoncolan non sono stati frutto del caso e sul Monte Grappa il giovane portacolori della Eolo-Kometa lo ha dimostrato ampiamente. Il bolognese è ora il leader dell'Adriatica Ionica Race e con la sola Ferrara-Comacchio di domani di fronte, sogna anche di portarsi a casa la prima corsa a tappe della sua carriera.
La sua è stata una vittoria di intelligenza, perché non ha reagito ai primi affondi dei corridori dell'Astana-PremierTech, ma è salito del suo passo, piazzando la stoccata decisiva solamente nell'ultimo chilometro dei 19 di salita: «Sono veramente felice, so di essere forte sulle salite lunghe, non ho il fuorigiri ma so che tenendo il mio passo posso fare molto bene - spiega raggiante Fortunato dopo l'arrivo -. Mi sono gestito bene, avevo tenuto un pizzico di gas per l'ultimo chilometro, forse sono stato l'unico a farlo, e sono riuscito in una bella rimonta sul ragazzo dell'Astana, tutta di 54 sulla corona anteriore. Per me questa è un po' come fosse la quarta settimana del Giro d'Italia, non ho perso la concentrazione e mi sono tenuto tonico. Al Giro sono riuscito a restare spesso coi migliori, quindi sapevo che oggi avrei potuto lottare per la vittoria. Così è stato e questo mi rende orgoglioso».
Domani, pur essendo una tappa completamente pianeggiante, c'è l'incognita sterrato: «Domani con la grande squadra che ho sono sicuro di potermi difendere bene sullo sterrato, a maggior ragione perché corro vicino alle strade di casa - continua il 25enne di Castel dei Britti -. Penso a difendere la maglia di leader e solo poi comincerò a concentrarmi sul Campionato Italiano di Imola».
Nell'ultimo mese la sua carriera è stata completamente stravolta, ma Fortunato rimane il ragazzo umile e sorridente di prima: «Vivo con molta tranquillità questo periodo, sono sempre lo stesso ragazzo di prima. Non è cambiato nulla rispetto a quando non ero nessuno, faccio le stesse identiche cose. Poi certo, non mi aspettavo di vivere una stagione del genere!».