Brilla sempre di più la maglia rosa sulle spalle di Egan Bernal, che sulla tappa con arrivo sul Monte Zoncolan guadagna ancora sui suoi avversari. «Un minuto e mezzo potrebbe bastare, ma non si sa mai. Dobbiamo fare ancora tutte le grandi montagne». In classifica generale il colombiano mantiene il primato e allontana i suoi rivali: l’unico ad aver guadagnato posizioni è stato Simon Yates, che oggi ha dimostrato di essere uno dei corridori più pericolosi. Il britannico infatti è secondo a 1’33” da Bernal e Damiano Caruso, sempre terzo, adesso è a 1’51”. Mentre Vlasov ora è ai piedi del podio a 1’57”.
«Ho un buon vantaggio ma cerco di mantenere la calma, anche se so di essere in una buona posizione. Non devo più attaccare nelle tappe di montagna. Ho seguito Yates e ho messo un'altra marcia nel finale. Come squadra abbiamo lavorato bene».
Egan Bernal è quel corridore che ha testa e gambe buone. Avrebbe potuto attaccare prima di Yates, durante l’ascesa allo Zoncolan, ma ha deciso di non anticipare e aspettare quello che avrebbero fatto i suoi avversari. A muoversi quindi ci ha pensato Yates, rimasto in ombra nei giorni scorsi e che oggi ha deciso di dimostrare il suo talento. «Ho seguito Simon Yates quando ha attaccato e poi ho fatto un'accelerazione nel finale, penso di aver fatto la cosa migliore. Adesso ho un buon vantaggio in classifica ma devo restare calmo e concentrato, può succedere ancora di tutto in questo Giro».
E ancora: «L'Astana ha gestito l'intera gara e questo mi ha fatto pensare che Vlasov sarebbe stato uno dei protagonisti nel finale. Lo Zoncolan è stato impegnativo anche per lui. Onestamente sono rimasto un po’ sorpreso per come l’Astana ha deciso di condurre la gara, comunque per noi era tutto sotto controllo. Posso essere più tranquillo anche perché su Yates ho un buon vantaggio. Ma certamente devo rimanere sempre con i piedi per terra. Il Giro non è finito».
Bernal è soddisfatto sia della frazione di oggi, che di come sono andate le tappe precedenti ed è sollevato perché la schiena sembra non avergli dato problemi.
«Certamente oggi è stato un test importante per tutti, un altro giorno con questa maglia mi rende ancora più felice e la schiena non mi sta dando problemi. Adesso sono in una posizione di privilegio e sono il leader della corsa, mentre ci sono altri corridori che sono costretti a fare la corsa dura. Yates si sapeva che stava bene, ci sono tanti rivali non solo lui. Tutti quelli che sono in classifica sono dei rivali per me».