Il tre volte campione mondiale Peter Sagan partirà oggi per il suo secondo Giro d’Italia. Lo scorso anno riuscì a conquistare una tappa, ma quest’anno ha promesso che vuole migliorarsi, cercando altre vittorie e tentando di vestire la maglia della classifica a punti. Sagan in questo 2021 ha già vinto una tappa alla Volta a Catalunya e al Tour di Romandia, quindi il suo umore è diverso, non c’è più quel digiuno di vittorie che lo incupiva alla vigilia della partenza della corsa rosa.
«La situazione è diversa rispetto allo scorso anno, anche perché questa è una stagione di gare più normale. La preparazione è stata più tradizionale, nonostante il covid. Ma questo non significa che sono rilassato, perché voglio fare bene» .
Lo scorso anno Peter Sagan ha mancato alcune vittorie per poco e questo lo aveva innervosito, perché in un grande giro le aspettative sono tante ma le occasioni sono poche e tutti cercano la vittoria. Quest'anno Sagan spera di conquistare una vittoria in uno sprint di gruppo anche se non esclude di provare in altri modi. «Se ci sarà una possibilità, cercherò di non farmela sfuggire».
Il campione slovacco è apparso sereno e sorridente e nonostante un inizio di stagione travagliato, nel quale è stato contagiato dal Covid in Spagna, mentre era in ritiro, è ottimista ed è certo delle proprie possibilità. «Cercherò prima di vincere delle tappe e poi proverò a conquistare la maglia della classifica a punti, un passaggio automatico che avviene quando si vince. Impossibile per me dire adesso come andranno le cose e a che punto sono, dobbiamo aspettare che passi la prima settimana».
Sagan sa che la concorrenza è alta e che ci sono velocisti forti, tra questi c’è Dylan Groenewegen, che tornerà a correre al termine della squalifica ricevuta al Tour di Polonia quando fece cadere Fabio Jakobsen. «È stato un incidente, fa parte della vita e dello sport. Tutti sbagliano. Trovo difficile giudicare su questo. Ho corso molte volte in volata contro di lui e penso sia positivo che sia tornato in gruppo».
Questo è l’anno Olimpico e il tre volte campione del mondo, vuole far parte della sua nazionale in questi Giochi. «Decideremo del Tour de France solo dopo il Giro. Ci sono anche i Giochi Olimpici, la Coppa del Mondo e, naturalmente, la Parigi-Roubaix, tanti impegni e dobbiamo valutare bene».