Philippe Gilbert chiuderà la sua carriera alla fine del 2022. Il campione del mondo di Valkenburg del 2012 appenderà la sua bici al chiodo alla fine del prossimo anno, al termine del suo contratto con la Lotto-Soudal. Il campione belga ha comunicato le sue intenzioni ieri, durante un’intervista radiofonica con l’emittente RTBF VivaCité.
«Ad un certo punto ti devi fermare - ha detto Gilbert -: la mia carriera è durata vent'anni e nella vita c'è molto di più oltre al ciclismo. Finora ho fatto molti sacrifici e adesso è il momento di godermi, ad esempio, la mia famiglia».
Nell'intervista il belga è tornato a parlare anche delle difficili settimane passate, in cui ha saltato il Giro delle Fiandre per ritrovare un equilibrio fisico e mentale. Dall’inizio della stagione i risultati che il belga aspettava non sono arrivati e, oltre ai problemi legati all’infortunio del ginocchio, sono subentrati anche stress mentali che hanno reso difficile il periodo al campione.
«Avevo bisogno di una pausa fisica e mentale, ma ora sto di nuovo bene. Mi sono allenato bene e sono felice di poter tornare alla Freccia Vallone. Mi sarebbe piaciuto anche correre l'Amstel Gold Race, ma era ancora troppo presto nel mio programma di allenamento».
Gilbert ha ricordato i problemi al ginocchio, in particolare quello dello scorso anno al Tour de France, che lo aveva costretto a lasciare la corsa e a fermarsi per lungo tempo.
«Ho avuto due gravi infortuni al ginocchio e ho sottovalutato l'effetto sul mio corpo. Ho pagato a caro prezzo tutto questo, continuando a correre nonostante avessi un enorme dolore all’articolazione. Ho sofferto molto per mesi e poi il mio corpo ha detto basta. La decisione di prendersi una pausa è stata quella giusta. Spero di tornare con una sensazione migliore».
Senza pressioni e senza l’obbligo di un risultato importante da portare a casa, Gilbert questa settimana tornerà a correre sulle strade di casa. Lui belga della Vallonia, comincerà con la Freccia Vallone e poi continuerà con la Liegi-Bastogne-Liegi, due corse che ha già vinto in carriera. «Fisicamente non sto male, ma sono consapevole di aver perso le gare preparatorie come i Paesi Baschi. Soprattutto, voglio divertirmi e cercare di arrivare il più lontano possibile. Senza pressione potrei essere in grado di correre liberamente. Spero di essere presente nel finale di queste bellissime classiche».