I Paesi Baschi aspettano i campioni sloveni ma quando mancano due tappe alla fine, Pogačar è abbastanza soddisfatto e Roglič un po’ meno.
Primož Roglič ha perso la maglia gialla di leader ieri, ma ha mantenuto quella verde della classifica a punti. Tadej Pogačar è scivolato dal 2° al 5° posto ed entrambi, ovviamente, hanno ancora tutte le possibilità di diventare vincitori ai Paesi Baschi.
Roglic analizza infatti: «È stata una nuova giornata impegnativa con un'altra salita significativa. Fin dall'inizio siamo andati a tutto gas, abbiamo pedalato a tutta forza. Non puoi controllare tutti, alcuni corridori sono scappati. Speravamo di poter puntare alla tappa con Vingegaard che era in una posizione molto buona, ma purtroppo non è andata bene».
Nella tappa di ieri si è giocato principalmente sulla tattica con la vittoria che è andata a Jon Izagirre mentre la maglia gialla è passata sulle spalle di Brandon McNulty.
I due sloveni, che fino a ieri mattina erano al primo e al secondo posto della classifica generale, possono sperare ancora in un ribaltamento della situazione con la frazione di oggi, ma ancora di più con quella di domani.
Oggi al via della corsa con la maglia di leader troveremo il 23enne americano Brandon McNulty, che nel suo palmares vanta la maglia di campione mondiale junior a cronometro.
Roglič resta ottimista, oggi in gara dovrebbe essere un po’ meno sotto controllo. «Ogni giorno nei Paesi Baschi si corre per la classifica generale. E’ un’opportunità che in questa corsa si presenta ad ogni tappa»: così Roglič ha commentato il passaggio della maglia di leader dalle sue spalle a quelle dello statunitense.
Lo sloveno non appare troppo impensierito da McNulty e quanto successo si presta a due interpretazioni: la Jumbo Visma ha definitivamente perso la possibilità di vincere la corsa, oppure hanno fatto una mossa strategica, con il suo capitano sollevato dall'onere di difendere la maglia gialla oggi e sabato.
«Ovviamente ci sarebbe piacito conservare avere la maglia gialla, ma non possiamo sempre controllare tutto. Per noi, una posizione del genere prima della tappa decisiva di sabato è ancora meglio»: queste sono state le parole del dirigente della Jumbo-Visma Grischa Niermann che è abbastanza tranquillo per quello che potrà accadere in queste ultime due tappe.
Così se l’americano adesso è primo, Roglič e Pogačar rispettivamente sono al secondo e quinto posto della generale e, in tutta serenità, potranno decidere cosa fare. Il distacco da McNulty è di 23 secondi per Primoz e 43 per Tadej.
Oggi saranno 160 i chilometri da percorrere da Hondarribia a Ondarroa con tre salite. La prima è quella di Mendexa lunga 1700 metri e pendenze medie al 7,7%, sarà poi la volta della più impegnativa Gontzagaraigana con i suoi 2,7 chilometri e pendenze al 6,2%. L’ultima sarà Urkaregi 5,1 chilometri e 4,7% di pendenza media che i corridori incontreranno a 36 chilometri dalla conclusione. Decisamente più complicata e impegnativa l’ultima frazione, quella di domani con i suoi 111 chilometri da Ondarroa a Errate. Ci saranno 4 salite veramente impegnative e il traguardo posto alla fine della salita di Usartza, lunga 4,6 chilometri e pendenze medie del 8,6%.