La Ronde van Vlaanderen è alle porte e Wout Van Aert è pronto a conquistarla. Per lui, la Ronde è un fatto di orgoglio e di principio: vuol vincere la corsa di casa e battere Van der Poel dopo la sconfitta dello scorso anno.
Non sarà facile ma il fiammingo, dopo la vittoria alla Gent-Wevelgem, sembra essere il corridore con più possibilità di successo nel Fiadre. Wout ha raccontato al quotidiano belga Nieuwsblad come ha trascorso questi ultimi giorni, con la convinzione di essere pronto per conquistare l’epica corsa.
Martedì ha percorso 209 chilometri e poi ha aggiunto un’ora dietromoto. Mercoledì il suo programma lo ha visto impegnato in 110 chilometri sul percorso di gara, durante i quali ha fatto segnare il secondo miglior tempo di sempre nella seconda parte dell'Oude Kwaremont.
«Sotto l’aspetto mentale, una vittoria come quella di domenica è importante. E’ come se qualcuno non vincesse nessuna gara di ciclocross per poi vincere il Mondiale. Sarebbe molto difficile. Una vittoria dà sicurezza, morale, forza».
Il leader della Jumbo-Visma si sente bene ed è certo di poter essere competitivo per la vittoria, molto più dei suoi avversari. «Fisicamente non mi sono mai sentito così bene. Durante il Giro delle Fiandre dell'anno scorso ero altrettanto forte, ma ora sono mentalmente più fresco e più affamato di vittorie. L'anno scorso ho cercato di allungare la mia forma fisica il più possibile dopo il Tour, ma ora sento veramente di essere pronto».
Il belga ha studiato la sua preparazione nei minimi dettagli e, dopo il terzo posto alla Milano-Sanremo, ha scelto di saltare l’appuntamento con Attraverso le Fiandre. «Dopo la Milano-Sanremo sono cresciuto ancora grazie alla Harelbeke e Wevelgem. Ho dovuto scegliere e dosare le mie forze nelle gare e anche in allenamento, ho scelto dove andare più forte».
Mercoledì durante la sua ricognizione del percorso di gara, Van Aert si è concentrato principalmente sulla seconda parte dell'Oude Kwaremont. «Ho passato in rassegna gli ultimi cinquanta chilometri. Sarà una gara particolare ma non credo che giocheremo a nascondino. Le condizioni saranno più difficili di quanto pensavo, i primi caldi hanno creato una sorta di shock termico e ho visto difficoltà incontrate da molti corridori».
L’avversario numero uno di Van Aert sarà ancora una volta Mathieu van der Poel, l’olandese che lo scorso anno lo ha battuto proprio al Giro delle Fiandre, in uno scontro a due. «Non pensavo che Mathieu avesse brutte gambe per due gare di seguito. Se mercoledì è stata una giornata negativa per lui, allora dobbiamo riflettere su questo. Non darò certamente a Mathieu vantaggio in più domenica perché mercoledì non è stato bravo...».
I momenti difficili arrivano per tutti e anche il belga ha avuto le sue difficoltà ad Harelbeke nel passaggio sul Tiegemberg. «All'improvviso le mie forze si sono esaurite e non sono più tornate, ho sofferto quando abbiamo attraversato le zone ventose. Venerdì ho commesso l'errore di prendere troppa iniziativa e mi sono sentito debole».
Van Aert si è rapidamente ripreso da quel calo vincendo domenica la Gent-Wevelgem. «Non si possono confrontare quelle due gare, ma sono tornato a casa con un feeling fantastico nell'ultima gara. Se non hai acquisito fiducia nelle competizioni precedenti, non puoi averla all'improvviso nel giorno del Fiandre. Mentalmente era importante vincere alcune gare nelle ultime settimane ed è quello che ho fatto».
Parlando di avversari, il fiammingo non dovrà guardarsi solo da Van der Poel, perché a cercare il successo in questa corsa ci sarà l’intera armata della Deceuninck - Quick-Step. «Se correranno allo stesso livello di Harelbeke, sarà molto difficile per tutti, sono rimasto scioccato dalla loro compattezza. Ora si è aggiunto anche Alaphilippe, che voleva riprendere il ritmo di gara alla Attraverso le Fiandre, dopo un periodo di allenamento. Ma nin sono gli unici: se mettiamo insieme tutti i corridori forti in questo momento, allora domenica potrebbero vincere almeno in quindici».