Oggi è il giorno della verità a San Benedetto del Tronto. Sarà il giorno della doppia sfida per Wout Van Aert, che tornerà a misurarsi con Filippo Ganna e con Tadej Pogacar, primo nella classifica generale.
«Abbiamo sbagliato ieri, abbiamo sottovalutato il gruppo dei fuggitivi, che sono riusciti a prendere il largo e noi li abbiamo lasciati fare».
Ieri nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico ha vinto Würtz Schmidt della Israel Start Up, dopo una fuga che il gruppo ha sottovalutato. Van Aert per la prima volta quest’anno è arrivato fuori dei primi 10: il belga ha chiuso in tredicesima posizione.
«Abbiamo deciso di non controlare noi la gara. Era una decisione che avevamo già preso in anticipo, perché anche io ero stanco ieri. È troppo difficile andare a tutto gas ogni giorno».
Ieri van Aert ha cercato di recuperare le forze per la cronometro di oggi. Sarà una corsa che si giocherà su un tavolo liscio come quello di un biliardo, 10 chilometri a tutto gas, dove le curve in totale saranno solo 7. Facendo un’analisi, questa è una cronometro adatta di più a specialisti come Filippo Ganna, capaci di sprigionare una potenza incredibile fin dai primi colpi di pedale, mentre il belga è più tecnico ed ha bisogno di un percorso più duro per esprimersi al meglio.
Van Aert e Ganna fisicamente sono simili, ma il loro modo di correre è diverso. I due si sono sfidati al Mondiale di Imola e Ganna ha vinto con una prova micidiale, mentre il fiammingo è arrivato secondo. Van Aert nelle ultime prove contro il tempo è andato bene e bisogna ricordare che è vice campione del mondo. Oggi a vincere sarà anche la tecnologia migliore, perché gli specialisti delle prove contro il tempo, studiano tutto fino al minimo dettaglio e nulla viene lasciato al caso. Van Aert è andato nella galleria del vento, quest’anno ha cambiato la bici e le Cervelo, per il suo modo di correre, sono molto performanti. Anche la sua posizione è stata modificata, ora le sue mani sono più vicine al viso. Ciò significa che i suoi gomiti sono più chiusi, le sue mani sono leggermente più alte e il suo viso è leggermente abbassato. Stiamo parlando di una differenza di pochi millimetri rispetto allo scorso anno, ma che ha richiesto un aggiustamento importante.
Sarà questa l’ultima gara prima della Milano-Sanremo, corsa che Van Aert ha vinto lo scorso anno, ma il belga sa che la sfida sarà più dura e ad attenderlo in gara ci saranno tra gli altri Van der Poel e Alaphilippe. «La Sanremo non è la Tirreno, sono due impegni importanti, ma una è una Classica Monumento ed ha un valore maggiore. Voglio fare bene e ho lavorato molto per riuscirci, ma prima preferisco concentrarmi sulla cronometro di oggi».