Prati di Tivo ha fatto la selezione, era la tappa regina che tutti aspettavano, e Van Aert ha dovuto cedere la maglia di leader della corsa a Tadej Pogacar. Per il belga della Jumbo-Visma la tappa di oggi non è stata una sconfitta, sapeva che si sarebbero mossi tutti gli uomini di classifica e il suo obiettivo era quello di contenere il ritardo.
«Sono felice del risultato di questa tappa, anche se ho perso la maglia azzurra da leader. Ho fatto la corsa che mi aspettavo e nell’ultima parte ho provato a resistere, ho cercato di mantenere il mio passo. Nell’ultima parte della tappa ho consumato tante energie, ero da solo e non è stato facile».
Van Aert ha subito l’attacco finale e, come prevedibile, non è riuscito a star dietro agli scalatori puri ma resta sereno e sa che ci sono ancora delle occasioni per lui.
«La squadra è molto forte, vediamo cosa potremo fare nelle ultime tappe che sono più adatte alle mie caratteristiche, molto più di quella di oggi».
Adesso nella classifica generale al primo posto c’è il giovane dell’UAE Emirates Pogar, che ha tagliato per primo il traguardo staccando tutti. Alle sue spalle Yates è arrivato con un ritardo di 6” e Higuita a 29”. Van Aert ha dovuto cedere la maglia di leader allo sloveno e adesso è al secondo posto, con un ritardo di 35”, stesso distacco di Higuita.
«All’inizio dell’ultima salita ho chiesto cambi e mi sono voltato per vedere se arrivavano risposte, ma nessuno ha accolto la mia richiesta. Quindi ho corso come se fosse stata una cronometro portandomi dietro tutti gli altri. Per me è stato difficile, ma ho accettato la scelta di chi stava dietro di me e aveva deciso di non collaborare, è una cosa legittima in corsa. Adesso penso a domani perché che ci saranno ancora opportunità».