Le Samyn ha chiuso la prima settimana di corse in Belgio e adesso gli occhi degli uomini da Classica sono puntati tutti su Strade Bianche, che si correrà sabato prossimo. La Alpecin Fenix, con il successo del campione belga Merlier, ha fatto da padrona a Le Samyn e a Siena arriverà con una squadra forte, capace di giocarsi più carte sulle strade bianche della Toscana.
In prima linea ci sarà Mathieu Van der Poel, che lo scorso anno, a causa del forte caldo d’agosto, arrivò 15° a Piazza del Campo, ma quest’anno la forma è migliore e l’olandese vuole vincere questa Classica italiana.
«Al Samyn ho visto che Tim era in condizione - ha detto van der Poel riferendosi al compagno Merlier -. Nell'ultimo giro sono saltato su tutti e lui si è dovuto concentrare solo sullo sprint. E alle Strade Bianche saremo al via con una formazione ambiziosa».
Van der Poel ancora una volta è stato straordinario e nell’ultimo chilometro ha dimostrato tutte le sue doti, lasciando però, la vittoria al compagno, anche perché un incidente meccanico - vedi rottura del manubrio - lo ha costretto a concentrarsi sul lavoro di squadra e a rinunciare allo sprint.
«Posso andare in Italia soddisfatto del mio lavoro e sono molto contento. Alla fine stavo ancora molto bene, quindi è stato un peccato. Ma non avevo più la possibilità per scattare, quindi non aveva senso andare fino al traguardo nel gruppo. È stata una corsa molto difficile. Sono contento delle sensazioni, anche se non ero forte come a Kuurne. Ma quando il gruppo ha iniziato a correre forte, ho avuto buone impressioni. Quindi posso andare in Italia soddisfatto».
Van der Poel sta raggiungendo la Toscana, si sente diverso dallo scorso anno, più forte e convinto delle proprie capacità. Strade Bianche sabato potrebbe essere la sua corsa e ancora una volta lo vedremo sfidarsi con Van Aert. «La forma è buona, soprattutto rispetto all'anno scorso, quando sono andato a Strade Bianche, la differenza è molto grande. Adesso sono più fresco e ho fatto bene nel ciclocross. Anche questo aiuta. Strade Bianche è un po’ più tecnica quando è asciutta perché ci sono ghiaia e polvere. Preferisco quindi che sia asciutto e soleggiato, se ci sarà pioggia sarà tutto più difficile».