Nella gara femminile le olandesi sono state le dominatrici della corsa e le nostre azzurre hanno faticato. Alice Maria Arzuffi non è contenta della sua gara, si era preparata bene e sperava di arrivare tra le prime 10, mentre si è dovuta accontentare di un amaro quattordicesimo posto.
«Speravo di poter andare meglio nella gara di oggi. Volevo arrivare almeno tra le prime 10 ma così non è stato». La Arzuffi nella prima parte della corsa era alle spalle delle olandesi e delle belghe. Lei e la Lechner hanno corso davanti nel gruppo che inseguiva, ma la difficoltà del terreno ed il freddo, hanno reso molto dura la gara.
«Non posso rimproverarmi nulla, perché so di aver dato tutto quello che avevo. Alla fine della corsa ero veramente congelata e sono subito andata via. Penso che per me sia stata la gara più dura di tutta la stagione».
Le difficoltà in corsa non sono mancate, c’era un vento tagliente che le atlete hanno dovuto affrontare frontalmente e poi la pioggia mista a nevischio che ha fatto sentire ancora più freddo alle ragazze. Le stesse olandesi e belghe, abituate a questo clima invernale, finita la corsa sono subito andate via.
«Il percorso non era facile e i tratti con la sabbia sono stati la difficoltà maggiore. Abbiamo corso tanto sulla spiaggia, con il vento contrario e abbiamo dovuto spingere molto. Il prato invece era abbastanza pedalabile. Il ponte era duro, ma in stagione abbiamo fatto gare con salite molto più lunghe di quella di oggi. Il ponte è stata l’unica asperità di giornata».
Un percorso particolare quello di Ostenda, con la sabbia del mare e un una salita artificiale che portava all’unica vera discesa di giornata. Alice non è contenta, sperava in una gara migliore, ma ha la consapevolezza di aver dato tutto quello che era nelle sue gambe.
«Se devo darmi un valutazione, penso di non meritare un voto superiore al 6. Avrei preferito qualcosa di più, ho già fatto altri Mondiali e quindi ho anche maturato una certa esperienza e in tutta onestà volevo arrivare più in alto nella classifica».
Alice è stata ad Ardea in ritiro con la nazionale e ha avuto la possibilità di correre sulla sabbia del litorale laziale.
«Non ho trovato differenze tra il terreno di Ardea e quello di Ostenda, sono sabbie vere del mare, mentre in altre gare abbiamo avuto una sabbia diversa, che era stata portata e secondo me era molto più farinosa. Ma il problema del percorso, come ho detto, è stato anche il clima con il freddo e il vento che ti tirava indietro».
Alice adesso deve guardare avanti e portare a termine la stagione del ciclocross, prima di iniziare la nuova stagione sulla strada. «Ho ancora tre weekend in cui correrò il sabato e la domenica: finite queste gare, la stagione per me sarà finita. Tornerò in Italia e dopo un paio di settimane di riposo prenderò la bici da strada e inizierò ad allenarmi ed essere pronta per le gare di fine primavera».
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