I PIU' LETTI
DAMIANI. «FIDUCIA IN ELIA, RIPARTIAMO INSIEME»
di Giulia De Maio | 26/01/2021 | 07:20

Il primo anno nel World Tour si sapeva non sarebbe stata una passeggiata di salute, ma nessuno in casa Cofidis si aspettava di doversi confrontare con una pandemia mondiale e di conseguenza con una stagione agonistica completamente stravolta. Seppur il battesimo non sia stato dei migliori, il mo­rale è alto a Saint Aygulf, località balneare francese non lontana da Saint-Tropez, dove il mese scorso la formazione francese si è riunita a piccoli gruppi per programmare un pronto ri­scatto. Prima delle feste era doveroso ti­rare una linea in vista dell’anno nuo­vo che, con un calendario più regolare, concederà una seconda occasione preziosa a tutto il gruppo biancorosso ma zero alibi.

A confermarlo è Roberto Damiani, dalla fine del 2017 direttore sportivo della squadra guidata da Cédric Vas­seur, che nel 2020 ha fatto il salto nella massima categoria puntando su Elia Viviani. Il tecnico milanese dal 1999 ad oggi di campioni ne ha diretti tanti, avendo guidato l’ammiraglia di grandi team come Mapei, Fassa Bor­tolo, Li­quigas-Bianchi, Lotto, Ome­ga-Pharma e Lampre, lavorando con talenti quali Cancellara, Evans, Gilbert, McEwen e Petacchi.

Quest’anno dirigerà un fuoriclasse nel quale ha tutt’altro che perso la fiducia. Ti­­ri­amo le somme di questa prima stagione nella massima categoria.
«Per fare una battuta possiamo dire che è stata “virale”. Non facile, di certo atipica. Non voglio dare la colpa a quel che è successo nel mondo ma il virus ha pesato molto. Quando inserisci un atleta di talento e con un grande palmares in un gruppo nuovo, più corse si disputano più ci si conosce e si perfezionano gli automatismi. Per co­struire il treno abbiamo lavorato mol­to bene in Australia fino alla caduta di Elia, poi sono arrivati i dubbi sulla Tir­reno-Adriatico e lo stop della Pa­ri­gi-Nizza. Quando siamo ripartiti dopo il lockdown, abbiamo rincorso la vittoria che non è arrivata, ma non abbiamo mai smesso di lavorare e questo senz’altro ci tornerà utile quest’anno. La fiducia della squadra in Elia non è in discussione. Anzi, siamo convinti di avere imparato la lezione del 2020. Il potenziale e la grinta per raggiungere risultati importanti ce li abbiamo».

Quanto è stato complesso gestire l’emergenza sanitaria?
«Personalmente l’ho trovato pesantissimo a livello psicologico. Ad ogni tampone rischiavamo di essere rispediti a casa e di non po­ter svolgere il no­stro lavoro, nonostante i nu­me­rosi sacrifici affrontati sin­golarmente e nel complesso. Ad ogni esito ne­gativo tiravamo un so­spiro di sollievo, in ca­so contrario do­vevamo attutire un colpo difficile da digerire, come è successo con Jesus Her­ra­da, risultato positivo a quattro giorni dalla Vuelta. L’aveva preparata do­po il Tour, capite quindi la delusione provata dal ragazzo. In generale abbiamo lavorato con una tensione differente da parte di tut­to lo staff. Una piccola svista avrebbe po­tuto compromettere il Giro o il Tour di tutta la squadra quindi attenzione massima al distanziamento, all’igiene, all’utilizzo dei dispositivi di protezione. Anche i classici momenti di go­liardia sul bus sono stati limitati al massimo per forza di cose».

Quando a febbraio il coronavirus si è palesato nel ciclismo siete rimasti bloccati negli Emirati per giorni.
«Allora eravamo ancora ignoranti, non conoscevamo la portata del problema con il quale ci saremmo dovuti confrontare. Ricordo la riunione indetta a mezzanotte in cui ci dissero che l’UAE Tour non sarebbe proseguito per la po­sitività al Covid-19 di due persone nella carovana e il prolungamento della quarantena per le squadre al nostro piano. Dopo i primi giorni di spaesamento, nei quali mi ero lamentato e avevo mi­nacciato di ricorrere allo sciopero della fame se non ci avessero liberato, abbiamo ricevuto un grande ap­poggio dall’ambasciatore italiano e dallo staff di RCS Sport a Dubai, indispensabile per il nostro rientro in sicurezza in Italia. Più che quelle settimane, la vera sfida è stata affrontare il lockdown. Gestire mente e corpo chiusi in casa per gente che fa 40.000 km all’anno non è stato semplice, infatti c’è chi ha trascorso 4.000 ore sui rulli, si è finito e ha pagato dazio nella seconda parte di stagione. Ma oramai ci siamo abituati a questa nuova “normalità”».

Il Covid però non ci permette di abbassare la guardia.
«Infatti a metà dicembre per evitare di radunare 60 persone insieme, abbiamo organizzato un mini ritiro di nove giorni, a cui corridori e staff hanno partecipato suddivisi in mini nuclei per tre giorni ciascuno, pochi ma utili per fare il punto della situazione e capire come affrontare al meglio il 2021. Tutti ci siamo sottoposti ai test PCR di controllo e continuiamo a rispettare le regole per limitare i contatti al minimo. Or­mai è nella normalità ef­fettuare il tampone prima di ritrovarsi. Io sono arrivato a quota 40 nel 2020. Il mio naso non ne è felicissimo ma è diventata un’abitudine. Per il resto la gestione del lavoro è mol­to più online, la tecnologia aiuta, ma resta fondamentale parlarsi faccia a faccia. Questo mese, dopo la presentazione ufficiale che, per forza di cose, andrà in scena in versione ridotta, an­dremo in ritiro per due settimane a Be­nidorm o a Calpe (una delle difficoltà di questi tempi è trovare hotel aperti e disponibili alle nostre esigenze) con il gruppo “veloce” che avrebbe dovuto esor­dire in Argentina. Ora svolgeremo un altro raduno in quota a Sierra Ne­vada con gli scalatori. La definizione dei ca­lendari, pur con le incognite del caso, è fondamentale per trovare continuità di impegni agonistici».

Dopo il flop del 2020, come hai trovato i ragazzi?
«Motivati come non mai a ripagare la fiducia e serietà di Cofidis che, nonostante le difficoltà del periodo, ha di­mostrato che per i suoi dipendenti c’è al 100%. La squadra ha visto la luce nel 1996 ed è tra i rari casi nel mondo del ciclismo in cui proprietario e sponsor coincidono. A differenza di quanto ac­caduto in altri contesti, anche durante lo stop alle competizioni gli stipendi di tutti i componenti del nostro team so­no stati garantiti per intero. Avere una azienda importante alle spalle ci dà se­renità e allo stesso tempo ci impone di rispondere con fatti concreti. Prima di ritrovare i corridori, il management ha riunito tecnici e preparatori per due giorni di seminario presso la sede della casa madre per analizzare quanto è sta­to e ripartire mettendo nel mirino una stagione con i controfiocchi».

Cosa è emerso dall’analisi della prima stagione tra le big?
«Abbiamo ripartito oneri e onori. Si vince e si perde insieme. Più passa il tempo e più crediamo nella professionalità e nel talento di Elia. Abbiamo voglia di migliorarci come gruppo e con l’impegno di ogni elemento ci riusciremo. Nel 2020 abbiamo festeggiato pronti-via con Attilio Viviani, che ha vinto la prima tappa della Tropicale Amissa Bongo, e con Anthony Perez che ha fatto sua la frazione inaugurale del Tour des Alpes Maritimes et du Var, poi abbiamo raccolto solo tanti piazzamenti. Ripartiamo da sole due vittorie, convinti di valerne decisamente di più».

Da febbraio in poi dove vedremo in azione Viviani e il suo gruppo?
«Voleremo ad Abu Dhabi e ci faremo trovare pronti per la Milano-Sanremo e le altre classiche per le ruote veloci. Un grosso bollino rosso lo metteremo sul Giro d’Italia: è da confermare, ma sulla carta è la corsa di tre settimane preferibile per rispettare il programma olimpico del nostro leader. C’è massima e totale collaborazione con la Nazionale e il CT Marco Villa, per un pistaiolo come me vedere girare Elia a Montichiari è una goduria, ammirarlo in gara a Tokyo sarà da brividi. La stagione scorsa è stata pazzesca, la squadra ha chiesto a Elia di andare al Tour e lui lo ha fatto, ora è giusto assecondare il suo desiderio. È il campione olimpico in carica e ci teniamo quanto lui che si ripeta».

Su quali altri corridori puntate in modo particolare?
«Con 10 innesti ci siamo rinforzati at­torno ai nostri capitani Elia e Guillame Martin. Quest’ultimo ha disputato un buon Tour e una buonissima Vuelta, dimostrando di aver margini di crescita importanti. Christophe Laporte non ha funzionato in appoggio a Elia, ma è un bel corridore e con Jesus Herrada nel 2019 ha portato a casa la bellezza di 14 vittorie quindi farà un altro programma rispetto a Viviani e andrà a caccia di risultati in prima persona. Voglio sottolineare il valore di Consonni, vagone determinante per Elia e anche lui impegnato con la squadra azzurra nella missione olimpica. Simone quest’anno sa­rà fondamentale per le vittorie del no­stro capitano, ma arriverà il momento in cui gli diremo “ora tocca a te”. La campagna acquisti di Vasseur è stata rivolta a far crescere i settori velocisti e scalatori. Come detto, siamo fortunatissimi ad avere un’azienda che crede in noi, la partecipazione dei nostri titolari si tramuta in voglia di fare. Ci avviciniamo all’inizio della nuova stagione con entusiasmo e fiducia».

L’obiettivo del Team Cofidis 2021?
«Vincere. Vincere. Vincere. Vincere. Vincere. Ho voglia di vedere Elia con le braccia alzate verso il cielo. Se lo merita e lo meritiamo anche noi».

da tuttoBICI di gennaio - foto credit @BettiniPhoto

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Come vuole la prassi, le selle Prologo garantiscono prestazioni elevate, una caratteristica che possiamo ritrovare in ogni prodotto dell’azienda, sia che si tratti di modelli unisex, adatti sia per gli...

Quad Lock si fa trovare pronta e con le esclusive nuove cover MAGTM e Quad Lock Original specifiche per iPhone 16 si mantiene al passo con le nuove proposte Apple. Con...

La Tero 5.0 EQ viene equipaggiate con il motore Full Power 2.2 di Specialized, unit drive alimentata con una batteria da 710 Wh perfettamente integrata nel telaio in alluminio. L’assistenza...

Sono bici divertenti, presenti in città ma soprattuto nelle località di mare in cui muoversi con la bici diventa un vero spasso, insomma, vi sto parlando delle Fat e-Bike, bici...

Continua anche per il 2024 la partnership tra Alé, il celebre produttore veronese di abbigliamento da ciclismo di alta qualità e la UCI Track Champions League. Per l’evento Alé produrrà...

Quattro anni dopo aver fatto sensazione con i suoi primi occhiali intelligenti EVAD-1, JULBO ritorna con una nuova generazione ancora più innovativa: gli EVAD.2. Progettati per gli sportivi più esigenti che...

Solo la perfetta fusione tra tradizione e innovazioni tecnologiche può generare una meraviglia e questo è quello che accade oggi in occasione dei 70 anni di storia del marchio Colnago....

In vista delle feste il Centro Ricerche Mapei Sport ha preparato un grande regalo per gli sportivi: un nuovo servizio medico per gestire infortuni e patologie in acuto in tempi rapidissimi.Si tratta...

Siamo alla terza generazione e le nuove MAXXIS High Road III puntano decisamente al vertice della categoria road. Queste nuove coperture, interamente ripensate, portano ai massimi livelli quanto fatto già...

Nuove e affascinanti colorazioni accompagnano la nuova Dogma F1, un prodotto decisamente intrigante che rende disponibili le prestazioni elevate della serie F ad un pubblico più vasto. Nuove ...

ALÉ, il marchio di proprietà di A.P.G., ha rinnovato la sua partnership con la FFC, la Federazione Ciclistica Francese. In qualità di partner ufficiale e fornitore di abbigliamento tecnico della...

Unlimited Jacket è un prodotto pensato da Castelli per chi pratica gravel e non vuole mai fermarsi, anche quando le temperature cessano di essere invitanti. Questa giacca viene realizzata con...

Dopo tre anni di sviluppo e test sui campi di gara insieme a Lorena Zocca e Mirko Tabacchi, arriva sul mercato Navene, la nuova leggerissima sella proposta da Alpitude, azienda...

Dual Sport+ è l’e-bike pensata da Trek per tutti i ciclisti che sognano un mezzo versatile, leggero e dotato di una buona autonomia, insomma, la bici ideale con cui spostarsi...

SHIMANO e l’International Mountain Bike Association Europe (IMBA Europe), un collettivo che mira a far crescere il mountain biking promuovendo lo sport come accessibile, inclusivo e sostenibile dal punto...

I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring Fall Bib Short S11 fi-rmati da Assos, due prodotti che...

Pinarello, il marchio italiano di biciclette ad alte prestazioni, e Zwift, la piattaforma globale di fitness online per ciclisti, hanno svelato la loro ultima collaborazione nella vita reale che vede...

La nuova collezione di abbigliamento invernale prodotta da Campagnolo vi permette di raggiungere le performance prefissate in un bilanciato comfort termico e con tutto l’iconico stile del marchio. Si tratta...

Pinarello ha svelato le nuove caratteristiche colorazioni per la gamma NYTRO E, X Series e Crossista F, opzioni raffinate per il 2025 che potenziano e rinnovano l’estetica di queste bici.I...

Il nuovo dispositivo Bryton Rider S510 nasce direttamente dagli standard di eccellenza della Serie S e si tratta di un dispositivo ricco di funzionalità e davvero molto semplice da usare....

Il modello ROADR 900 lo abbiamo visto diverse volte indossato dagli atleti del Decathlon Ag2r La Mondiale Pro Team, occhiali eleganti e performanti che oggi vi propongo una una sontuosa...

Un accordo strategico quello siglato da Imatra e Garmin Connect per facilitare la produzione di Imatra Coin. Ora gli utenti potranno salvare le proprie ride registrate tramite il dispositivo Garmin...

Unire l’esperienza nell’innovazione tecnologica alla competenza nel campo della formazione, insieme al know-how maturato grazie alle attività imprenditoriali sul territorio: è questo il punto di partenza da cui nasce il...

Si parla di sterrato, ma quale specialità praticate? Cross Country, Trail, Enduro o Downhill? Vi serve più trazione o cercare velocità di rotolamento? Per tutte queste domande, una per volta,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
di Giorgio Perugini
Visti i tempi sembra davvero difficile riuscire ad indossare l’outfit giusto per queste giornate autunnali, volte troppo fresche, in altri...
di Giorgio Perugini
I moderni impianti frenanti riescono ad offrire prestazioni davvero incredibili tanto da aver richiesto un nuovo stile di guida per...
di Giorgio Perugini
Topeak ha recentemente inserito nel suo vasto catalogo il supporto per bike computer UTF Multi-Mount PRO, un prodotto ben realizzato che...
di Giorgio Perugini
Realizzare capi con lana merino non è affatto semplice se la loro destinazione d’uso è quella sportiva, motivo per cui...
di Giorgio Perugini
Perfetta per l’estate e comodissima anche per rullare in pieno inverno, la maglia Blade Flower di Northwave è il classico...
di Giorgio Perugini
Un occhiale per ogni situazione può essere la scelta giusta, a patto che si tratti di un prodotto di qualità...
di Giorgio Perugini
Specialized ha posizionato la Tarmac SL8 all’apice della sua collezione racing, una bici che a quasi un anno dal suo...
di Giorgio Perugini
Astral X è il nuovo occhiale superleggero prodotto da Rudy Project, un occhiale moderno sotto ogni punto di vista e...
di Giorgio Perugini
Ora che è realtà, si capisce quanta forza Pogačar abbia messo in questa folle ( almeno per noi ) rincorsa...
di Giorgio Perugini
Se volete mettere nell’armadio una maglia e un pantaloncino per pedalare davvero bene lungo questa calda estate, vi consiglio di...
di Giorgio Perugini
Il classico borsello sottosella prende nuova vita grazie agli specialisti di Topeak ( marchio distribuito da Ciclo Promo Components ) e nella...
di Giorgio Perugini
Verticale SLR viene presentata oggi e Wilier non ne fa mistero, infatti, questa bici è per l’azienda una bici da...
di Giorgio Perugini
Itaca, la nuova creazione targata MCipollini, nasce per l’endurance e va a completare l’offerta del marchio rappresentandolo nel migliore dei...
di Giorgio Perugini
La nuova Dogma F conferma quanto nel DNA Pinarello sia di rigore combinare prestazioni incredibili, tecnologia all'avanguardia e bellezza estetica,...
di Giorgio Perugini
Il modello Egos è uno di quelli utilizzati dal Team Bahrain Victorius, un casco destinato alle massime competizioni in cui...
di Giorgio Perugini
La maglia Ombra di Santini è stata pensata per essere un capo unisex e viene realizzata con tessuti Polartec®, Power...
di Giorgio Perugini
Gli zaini idrici di Thule hanno dimostrato negli anni di avere un qualcosa di speciale, merito di una visione aziendale...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy