I PIU' LETTI
SLONGO: «LASCIAMO VINCENZO LIBERO»
di Giulia De Maio | 30/01/2021 | 07:45

Libero. Così vuole correre Vin­cenzo Nibali. Come un cavallo di razza a cui mettere le briglie è non solo difficile ma controproducente. Questa sarà la chiave dell’ultima parte di una carriera che già gli ha consegnato un posto nella storia del ciclismo mondiale. Animato dalla grinta e dalla motivazione dei giorni migliori, lo Squalo vuole che il suo 2021 non abbia nulla a che vedere con il 2020, quando non si è mai sentito veramente super e ha chiuso il Giro d’Italia settimo, lontano dal podio che ormai da anni è casa sua. Il suo storico preparatore Paolo Slongo ci confida la parola chiave che permetterà al campione italiano più titolato in attività di regalarci e re­ga­larsi ancora grandi soddisfazioni. Il direttore sportivo della Trek-Segafredo ci svela i piani del trentaseienne siculo su cui l’Italia continua a fare affidamento in attesa che emerga un suo de­gno erede che possa giocarsi un grande giro.

Com’è il bilancio del primo anno con il nuovo team?
«Grazie a persone capaci e idee condivise ci siamo ambientati facilmente in un gruppo di lavoro già affiatato e mol­to professionale. Per tutti è stato un an­no davvero anomalo e difficile. Ab­biamo vissuto due stagioni in una, la seconda compressa in tre mesi. Nella prima eravamo in tabella con le aspettative, avevamo iniziato un po’ prima rispetto al passato e alla Parigi-Nizza ci siamo dimostrati competitivi. Eravamo sulla strada giusta. Il lockdown ci ha stordito: per un lungo periodo siamo rimasti in stand by, non sapendo quando sarebbero ripartite le corse. Tra l’azzardo di continuare a lavorare come da programma o stare fermi, abbiamo op­ta­to per la via di mezzo, continuando ad allenarci senza esagerare. Col senno di poi forse la programmazione poteva essere diversa. Il team è stato diviso in gruppi di lavoro, cercando di limitare gli spostamenti e i rischi du­rante i viaggi in aereo. Abbiamo deciso di disputare solo le gare in Italia, anche se per un corridore maturo come Vin­cenzo più corse a tappe lo avrebbero aiutato ad arrivare più in forma al Gi­ro, ma sarebbe stata comunque una scommessa. Avesse preso il virus a causa di una trasferta all’estero, avremmo mandato tutto all’aria».

Era un’incognita.
«Esattamente. Alla ripartenza abbiamo trovato Deceuninck Quick Step, Jum­bo Visma e Astana una spanna sopra a tut­ti, dopo venivamo noi e Ineos. Nelle prime corse ci siamo ben piazzati ma non siamo mai stati vincenti. A seguire siamo stati colpiti dalla sfortuna. Prima del Giro Ciccone è risultato po­si­tivo al Covid, durante la corsa rosa sono caduti Brambilla e Weening. Ad ogni modo, onore a chi ha vinto. I valori di Vin­cenzo non sono stati da buttare, tutt’altro, ma abbiamo preso atto che nelle tre settimane c’è stato chi è andato più forte».

La squadra femminile con la “tua” Elisa Longo Borghini ha chiuso il 2020 al pri­mo posto del ranking mondiale.
«Nello specifico seguo lei da anni e, dalla stagione scorsa, la campionessa na­zionale francese Audrey Cordon. Sia­mo due team in uno, uomini e don­ne in Trek-Segafredo condividono ritiri, metodi, allenatori e questo dà forza all’uno e all’altro gruppo. Il costante confronto, merito dell’intelligenza di Guercilena e dell’azienda madre, è stimolante e genera una bella sinergia. Eli­sa ha avuto delle stagioni un po’ buie ma quella vista nell’anno da poco concluso non è una novità, è il suo standard. In passato si ammazzava di lavoro, si sentiva in dovere di fare sempre di più e non metteva a frutto le sue sensazioni. Se le dicevo di svolgere un allenamento lungo ed era stanca lo faceva lo stesso, ora si ascolta di più. Mi chiama e riduciamo l’intensità o sta direttamente a casa, cosa impensabile fino a qualche tempo fa. Quando fai un carico di lavoro, devi dare il tempo al corpo di assimilarlo. Il suo motore era già buo­no, ha imparato a farlo funzionare al me­glio».

Torniamo a Vincenzo. Come sta trascorrendo l’inverno?
«Da campione quale è. Di testa vuole affrontare la nuova stagione sen­za por­si pressioni o obiettivi. Vuole tornare a correre libero come nei primi anni da professionista, quando sfruttava l’occasione per portare a casa tutto quello che si poteva. Da quest’anno avremo un approccio diverso, voluto da lui e condiviso dal team. Per esempio, se andrà al Giro punterà alle tappe senza l’assillo della maglia rosa. I risultati che otterremo saranno la conseguenza di questo nuovo approccio. Sta svolgendo palestra con continuità, tre volte alla settimana. Si appoggia al Re­hability di Lugano, centro di fisioterapia e medicina sportiva dove si trova be­nissimo. Due giorni esegue un circuito incentrato su resistenza e forza massima, un giorno a corpo libero per migliorare la forza esplosiva. Alterna il lavoro al chiuso a uscite in bici, su strada, in mtb e soprattutto in gravel. La cosa più difficile alla sua età è trovare nuovi stimoli, quando sei da tanti anni a questi livelli - nessuno credo sia stato costante quanto lui negli ultimi 12 anni - la routine tra corse e ritiri può pesare. Lui invece è ancora entusiasta e ha trovato la giusta tranquillità. Ha voglia di andare in bici».

E di vincere.
«Vincenzo è nato per correre in bici. Per lui il ciclismo non è un lavoro, quando lo diventa si rattrista e si fatica a gestirlo. Chiaramente ha degli impegni e degli obblighi da rispettare, ma idealmente a lui piacerebbe vivere co­me quando era junior e under. Lui vorrebbe solo correre, essendo un professionista del suo calibro deve invece far quadrare tante cose in un equilibrio spesso instabile. Il cambio generazionale è normale e non ci ha sorpreso. Andando ad analizzare la stagione scorsa quelli della sua fascia di età che hanno dominato i Grandi Giri e le classiche negli anni scorsi hanno vissuto tutti un calo di prestazione. Froome, al rientro da un brutto incidente, ma an­che Dumoulin (che oggi ha scelto di fermarsi, come sapete, ndr), Quintana e molti altri hanno avuto un’annata ben peggiore di quella di Vincenzo. Indi­pen­dentemente dalla freschezza anagrafica, Bernal probabilmente ha pagato la pressione di arrivare al Tour con il pro­nostico sulle spalle. Sarà una magra consolazione ma così è. La top ten ottenuta al Giro non è il piazzamento che voleva né lui né noi ma resta un risultato di valore e rappresenta uno stimolo da cui ripartire per dimostrare che il suo rendimento degli ultimi tempi è dovuto solo ad un anno strano. Enzo non ci sta ad al­zare bandiera bianca e fa bene perché oltre alla testa c’è anche con il fisico. È ancora assolutamente competitivo».

Lo confermano i test effettuati?
«Sì. A dicembre ne abbiamo svolto uno sulle strade del Ticino e uno in laboratorio al Centro Ricerche Mapei Sport di Olgiate Olona (Varese), prezioso partner del team. Ci teniamo molto, i valori che emergono a inizio stagione sono fondamentali per impostare le zone di lavoro e programmare allenamenti mirati. Vogliamo crescere in modo progressivo per essere brillanti fin da subito. La squadra ha deciso di non correre a gennaio e di restare in Europa a febbraio, evitando trasferte extracontinente. L’esperienza dell’anno scorso ci ha insegnato che con questo virus, che ha scombussolato le vite di tutti noi, si può convivere. Le bolle fun­zionano e i vaccini stanno arrivando. Noi continueremo con tutte le precauzioni del caso, dovremo svolgere il nostro mestiere in modo diverso ma sono fiducioso che si possa disputare una stagione più regolare di quella passata».

Dal 9 al 25 gennaio avete lavorato in ritiro al De­nia Marriott La Sella, in Spagna.
«Sì, allenarsi al caldo fa la differenza. Già il mese scorso abbiamo perso un po’ di terreno rispetto a rivali che han­no iniziato la preparazione con un cli­ma più mite di quello di casa nostra ma c’è tutto il tempo per recuperare. Se­condo la nuova mentalità adottata, Vin­cenzo vuole partire più forte, se arrivasse una vittoria tra febbraio e marzo sarebbe importante per il morale. Per quanto riguarda gli allenamenti, se prima c’era un progetto più schematico, ora ci stiamo facendo guidare più dalle sue sensazioni. Tutti si aspettano tanto da lui, ma sarebbe stupido non tenere conto della carta d’identità, per questo è giusto cambiare atteggiamento e lasciare Vincenzo più libero».

Un punto fermo dei suoi programmi saranno i Giochi Olimpici di Tokyo.
«Erano già un obiettivo nel 2020, ov­via­mente ci teniamo ad esserci e ci im­pegneremo per arrivarci al meglio. La medaglia a Rio è sfuggita per un errore o sfortuna, in Giappone il percorso sarà altrettanto esigente quindi adatto a un atleta con le sue caratteristiche. Ab­biamo deciso di non porci obiettivi ma neanche limiti. Se una volta ti avrei detto “puntiamo a Liegi, Giro e Olimpiadi” senza ricorrere a tanti giri di parole, ora la nuova filosofia impone di lasciare perdere i proclami. Evitiamo di crearci più pressioni di quelle che sempre ci saranno attornoa Vincenzo e che inevitabilmente iniziano a pesare anche per lui. Co­noscendolo, posso garantire però che, finché lo Squalo avrà un numero attaccato alla schiena, darà sempre il massimo».

da tuttoBICI di gennaio

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Il Giro delle Fiandre è terreno di caccia per Tadej Pogačar e lo sarà ancor più domani dopo la recente Milano Sanremo. Domani il Team UAE Emirates-XRG torna in gara...

Lo abbiamo visto in gara e ben osservato quando indossato dai vari atleti dell’EF Education Easypost Pro cycling Team, ma oggi possiamo finalmente toccarlo con mano visto che è ufficialmente...

Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è da tenere in grande considerazione. I suoi plus? Enorme versatilità,...

Salvatore Grimaldi, Presidente e proprietario di F.I.V. Edoardo Bianchi S.p.A., ha nominato Alberto Cavaggioni nuovo Direttore Generale e Amministratore Delegato di Bianchi, con decorrenza da lunedì 17 Marzo 2025. Milanese,...

La decisione di Lidl-Trek di correre con la trasmissione 1x RED XPLR AXS di SRAM non era nemmeno nell’aria quando il responsabile del supporto tecnico del team Glen Leven ha...

Sidi è orgogliosa di annunciare l’ottenimento delle certificazioni ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018, legate rispettivamente all’utilizzo di un adeguato sistema di gestione ambientale, e alla salute e sicurezza sul lavoro. Un...

Grinduro tornerà in Toscana tra il 13 e il 15 giugno e più precisamente nello splendido palcoscenico medievale di Massa Marittima. Il format resta quello vincente di sempre: un mix...

Anche quest’anno Mapei Sport sostiene la Varese Van Vlaanderen, manifestazione cicloturistica, che permetterà a tanti cicloamatori di mettersi alla prova sui “muri” del Varesotto che ricordano quelli del Giro delle...

La linea PRO, quella ideata da EthicSport per supportare gli atleti di alto livello in attività particolarmente faticose e prolungate nel tempo, si completa oggi con Super Dextrin® PRO, un...

Non facciamone un mistero, il tubeless non convince tutti, soprattuto nell’uso stradale. Mettendo da parte ogni questione riguardante i pro e i contro, quello che appare evidente è che il...

A distanza di circa un anno dalla loro presentazione, arriva oggi per le Velocis Road di Trek un corposo aggiornamento tecnologico, modifiche che posizionano ancora meglio queste calzature moderne, già...

Il marchio fiammingo Van Rysel corre da un anno nel WorldTour al fianco della storica e forte formazione Decathlon-AG2R La Mondiale, e lo fa mettendo a disposizione degli atleti non...

Sarebbe utile conoscere in maniera dettagliata la distribuzione della pressione sulla sella per trovare la sella giusta e per ottimizzare il comfort e le nostre performance? La risposta è semplice...

Le nuove Speed Team 42 e 57mm nascono per celebrare il fuoco che governa le competizioni, quelle più veloci che coinvolgono amatori e professionisti. In questi due nuovi set Fulcrum...

Mettiamola così, sono anni che non si vede una rivoluzione simile! Lo avevamo già visto in precedenza ma oggi diventano ufficiali e arrivano online i nuovissimi pedali PW8 prodotti e...

La S-Works Tarmac SL8 si conferma ancora una volta la bici da corsa più veloce al mondo. Grazie a una combinazione senza precedenti di aerodinamica, leggerezza e qualità di guida,...

Ebbene sì, quella del prossimo 25 aprile sarà l’ultima edizione della Colli della Sabina. La cicloturistica off-road reatina sorprende ancora una volta con una notizia del tutto inaspettata. Una decisione...

Le nuove Metron 45 e 60 RS nascono semplicemente per eccellere e per dire la loro nel palcoscenico mondiale. Gli occhi più attenti le avranno già notate nella prime gare...

L’enigma è stato svelato: Ursus presenta PROXIMA Team Edition, la ruota ufficial del Team Picnic PostNL, che ha accompagnato gli atleti della formazione World olandese fin dalla prima gara della...

Scicon Sports non ha dubbi, Aerostorm è l’occhiale sportivo ad alte prestazioni che può ridefinire gli standard odierni in materia. Lo abbiamo visto sul podio della Milano Sanremo indossato da...

Forza ragazzi, non ci sono più scuse! La primavera è ormai alle porte, anche i più pigri e freddolosi possono saltare iun sella senza problemi e dare inizio alla loro...

È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F, una bici iconica che si distingue per un design all’avanguardia...

Il Cross Country presenta oggi prove sempre più tecniche con percorsi difficili e variegati pronti a mettere in crisi atleti, bici e componenti. Le moderne mtb per questa specialità si...

Nel mondo dello sport come in quello dell’industria,  140 anni sono un traguardo ricco di significato per chi, come Bianchi, costruisce il proprio futuro su un patrimonio storico ineguagliabile. A 140 anni...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
di Giorgio Perugini
Visti i tempi sembra davvero difficile riuscire ad indossare l’outfit giusto per queste giornate autunnali, volte troppo fresche, in altri...
di Giorgio Perugini
I moderni impianti frenanti riescono ad offrire prestazioni davvero incredibili tanto da aver richiesto un nuovo stile di guida per...
di Giorgio Perugini
Topeak ha recentemente inserito nel suo vasto catalogo il supporto per bike computer UTF Multi-Mount PRO, un prodotto ben realizzato che...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy