Quello di quest’anno sarà il Natale più strano di sempre, ma in casa di Attilio Viviani - a Vallese in provincia di Verona - è tutto pronto per una celebrazione nel segno della tradizione pur con le dovute cautele, soprattutto nei confronti di nonna Gina: «Per me il giorno di Natale significa non avere né sveglie né orari che ho solitamente durante tutto l’anno - ha raccontato il velocista veronese, fratello minore di Elia, a tuttobiciweb -. Lo trascorrerò a casa con la mia famiglia, con mamma Elena e papà Renato, mio fratello Luca e nonna Gina. Purtroppo, viste le restrizioni imposte dal governo a causa del Coronavirus, Elia non sarà con noi. Il 25 dicembre è uno di quei giorni che mi scalda il cuore: la mamma e la nonna solitamente iniziano a preparare il pranzo già dal mattino, non abbiamo un menù definito ma ci affidiamo alla nonna e devo dire che non delude mai. Il pranzo si protrae fino al pomeriggio, poi un po’ di relax tutti insieme e la sera mangiamo qualcosa di leggero, come una minestra. Tra pandoro o panettone? Una bella sfida, ma vince il pandoro con la crema».
Nella vita di un corridore professionista sono pochi i momenti liberi da poter condividere con la famiglia: «Natale per me è un giorno importante e ci tengo particolarmente. Ho sempre avvertito con anticipo l’atmosfera natalizia e anche quest’anno, nonostante tutto, ho avvertito l’avvicinarsi di questo giorno così speciale e sono felice di passarlo con la mia famiglia, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Il Natale è uno di quei giorni in cui ho la possibilità di godermi i pilastri della mia vita e non c’è cosa che mi possa rendere più felice, mi aiuta a ricaricare le batterie in vista della prossima stagione. È uno di quei giorni in cui mi prendo una pausa, cercando di godermi al massimo ogni istante. Vorrei approfittarne per fare gli auguri di buon Natale a tutti quelli che mi seguono, che credono in me e agli appassionati di questo bellissimo sport che è il ciclismo: spero di poterli vedere presto sulle strade.”
E alla domanda sul regalo che gli piacerebbe ricevere in particolare la risposta è chiara: «Non desidero nessun regalo se non la salute dei miei cari, questo per me è il dono più grande»