Domenica 25 ottobre, sulla carta, avrebbe dovuto essere la giornata delle giornate per il ciclismo mondiale: in programma l’ultima tappa del Giro d’Italia, la tappa con arrivo sul Tourmalet (dopo aver scalato Portalet e Aubisque) alla Vuelta España e la Parigi-Roubaix.
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Il Covid19 una volta di più ha scombinato le carte: niente Roubaix e niente Tourmalet perché la Francia ha chiuso le frontiere ed è alle prese con una “zona rossa” sempre più drammaticamente vasta.
La Vuelta si è vista costretta ad adottare quindi oggi il piano B, sempre Pirenei ma spagnoli, e propone la Biescas - Sallent de Gállego. Aramón Formigal di 146,4 km. Tre le salite in programma oggi: il Puerto Alto de Petralba di 3a categoria (6,5 km al 5,1%) al km 69,5, poi il Puerto Alto de Cotefablo di 2a categroai (13,5 km al 4,1%) al km 105, e infine la salita finale ad Aramon Formigal, prima categoria, 14,5 km al 4,6% di pendenza media, con gli ultimi cinque chilometri sempre sopra al 7%.
Nulla a che vedere con il tappone che avremmo dovuto affrontare, sia chiaro, ma sarà nuovamente un’occasione di scontro tra i big e c’è il terreno per Richard Carapaz e Daniel Martin se vorranno insidiare Primoz Roglic.
