Ad inizio Giro Jai Hindley avrebbe dovuto essere il luogotenente di Wilko Kelderman, l’uomo fedele deputato a servire il capitano in tutto per tutto, ma la tappa di oggi, ed in particolare la scalata verso lo Stelvio . ci ha detto qualcosa di diverso: Kelderman si stacca, Hindley on lo aspetta, ma si gioca la tappa con Geoghegan Hart andando poi ad alzare le braccia al cielo.
A questo punto la domanda sulla strageia della Sunweb è d’obbligo...
«È incredibile, sinceramente non ho proprio le parole per descrivere quello che è successo oggi: ho sempre sognato una vittoria come questa e spero che sia la prima di tante - dice Hindley -: oggi ce la siamo date di santa ragione soprattutto con Tao, nel finale siamo andati veramente forte, ad un certo punto sembrava che la strada spianasse, invece è stata comunque molto complicata. Mi chiedete se posso vincere il Giro? Direi assolutamente di no, in gruppo non sono certo il più forte anche se ogni giorno mi sto stupendo di me stesso. A mio svantaggio c’è sicuramente la crono finale di Milano, io contro il tempo non sono proprio preparato».
A fine giornata Kelderman riesce a salvarsi e prende la rosa, nelle dichiarazioni non si scompone anche se un po’ amareggiato dall’accaduto, mentre Hindley mette le cose in chiaro: la vittoria finale di Wilco è l’assoluta priorità della squadra e forse quello che è successo oggi è dispiaciuto anche un po’ a lui.
«da quando siamo partiti per il Giro il nostro obiettivo è sempre stato soltanto uno: vincere la corsa rosa con Wilko - spiega l’australiano -: questa mattina il piano era seguire gli Ineos qualsiasi cosa facessero, così appena sullo Stelvio sono partiti io sono stato sulle loro ruote. Durante la salita Wilko si è staccato, avrei voluto dargli una mano, ma ho seguito gli ordini della squadra anche se nel finale non ho mai tirato. Se devo parlare sinceramente, questo non è affatto il modo in cui mi piace correre, ma il ciclismo professionistico prevede anche questo. Fortunatamente Wilco è riuscito a fare una buona tappa, ha resistito e ha preso la maglia rosa, sono molto felice per lui»
Ora la Sunweb si trova ben due carte da giocare, con i suoi corridori staccati tra loro di soli 12 secondi, e può giocare di astuzia, ma c'è il rischio di mandare tutto a rotoli a causa di una faida interna.
«Ora Wilko è in rosa e penso che questa sia la cosa in assoluto più importante - continua Hindley -. Negli scorsi anni ha passato un periodo molto duro, ma con tenacia è riuscito a riprendersi. È un corridore molto forte, lo rispetto come atleta e come persona e farò di tutto per aiutarlo. Nel ciclismo tutto può succedere, soprattutto in un grande giro, ma lui è un corridore di esperienza, a cronometro dà filo da torcere ai suoi avversari, sono sicuro che riuscirà a conservare la maglia»