Sono passate appena 24 ore dall’incredibile vittoria di Ganna nella cronometro individuale, ma per il team Ineos Grenadiers è già il tempo di festeggiare un'altra volta: a farlo oggi è Tao Geoghegan Hart che coglie il successo nella prima tappa alpina del Giro. Una grande vittoria per il corridore britannico, arrivato sul traguardo precedendo Kelderman e Hindley, i corridori della Sunweb protagonisti di una grandissima azione che ha messo fuori gioco molti uomini della classifica.
«Oggi il Team Sunweb ha fatto un grandissimo lavoro, era la squadra che nel finale si ritrovava ad avere più uomini. Il loro obiettivo era quello di guadagnare il più possibile sulla maglia rosa e io sinceramente ne ho approfittato - spiega Geoghegan Hart -: il mio unico pensiero era sulla vittoria, ho cercato di mantenere il più possibile la calma, non ero interessato a guadagnare posizioni nella generale. All’orecchio avevo la voce del mio direttore sportivo Matteo Tosatto, lui ha corso molti Giri d’Italia, sa come funziona la corsa e così mi sono affidato completamente alla sua esperienza».
Anche se dice di non averci pensato, con la vittoria di oggi Geoghegan Hart fa un grande balzo nella generale e martedì ripartirà da Udine in quarta posizione con 2’57” di ritardo dalla maglia rosa. Per il talento britannico potrebbe cambiare tutto: il suo Giro potrebbe essere focalizzato non più alla sola caccia di tappe, ma anche sulla generale.
«Non so dove posso arrivare, sinceramente non so nemmeno quale sia a questo punto l’obiettivo del mio Giro. Preferisco non pensarci ma godermi la vittoria e festeggiare con i miei compagni di squadra perché oggi è per me un giorno veramente speciale. In realtà, anche se ho guadagnato delle posizioni il mio Giro non cambia molto. Ci siamo presentati alla partenza con un unico grande obiettivo: vincere la classifica finale con Thomas. Il nostro capitano era in forma e noi eravamo molto motivati a dare il nostro meglio: riprendersi dal suo ritiro è stato veramente duro, ma in queste tappe stiamo dimostrando che abbiamo veramente molto da dire».
È però solo l’inizio della portata offerta dalla corsa rosa che comprende salite ed alte quote.
«Settimana prossima per la prima volta avremo due tappe di montagna consecutive, ci aspettano sei tappe pazzesche e soprattutto spettacolari. Ogni cosa potrebbe accadere: ci potranno essere dei distacchi maggiori oppure dei corridori attardati potrebbero fare un grandissimo recupero come ha fatto Froome due anni fa. Quello che stiamo correndo è proprio un Giro pazzo, non solo c’è il covid, ma è anche in un periodo stranissimo, in pieno autunno. Le condizioni metereologiche non sono da sottovalutare, speriamo che siano clementi con noi ma dobbiamo prepararci anche al peggio».
È stato un Giro pazzo finora, così come lo definisce Geoghegan Hart, ma eccezionale per la sua squadra che ha raggiunto quota cinque vittorie. La Ineos Grenadiers dimostra così essere un team compatto con degli elementi molto forti, una gruppo unito ed affiatato, come conferma lo stesso Tao.
«Siamo veramente un bel gruppo tutti i miei compagni sono per me fonte di ispirazione. Puccio e Castrovejo sono i due che lavorano di più in assoluto, sono molto dispiaciuto che non siano ancora riusciti a vincere una tappa nonostante ci siano andati molto vicini. Ben Swift è un amico, con lui ho corso addirittura la mia prima gara in assoluto con il Team Sky. Poi c’è Filippo Ganna, lui è incredibile, anche ieri ha dato a tutti quanti dei distacchi inauditi. Pensate che ieri, durante i festeggiamenti, mi ha preso da parte e mi ha detto “Tao, nessuna pressione, ma ora sei tu il prossimo che deve vincere”. Neanche a farlo apposta ci ha preso proprio in pieno».