Ieri non ha perso nemmeno una pedalata, un respiro, una goccia di sudore del suo Filippo. Marco Della Vedova ha sofferto, gioito, esultato, goduto e brindato. Ma l'ex professionista piemontese ha anche riflettuto, aperto il libro dei ricordi, cercato una foto che lo vedeva al fianco di Pippo e ha deciso di affidare ai social una riflessione profonda, importante, carica di significato. Una riflessione che propone di trasformare l'iride di Ganna in oro per i giovani ciclisti. Ascoltiamolo.
Scrive Marco: «Oggi è stata veramente emozionante... Mi è passato per la testa il film degli anni, quando non si trovava la bici da crono, quando non si trovavano le scarpe, i caschi, gli occhiali... Chiedevo e dicevo a tutti "questo è forte", ma pochi ci davano una mano... I pochi sono quelli che hanno creduto in te, Filippo, come credono in tutti i ragazzini che vogliono fare ciclismo...
Oggi chiedo a tutti quelli che come me hanno goduto e festeggiato di dare una mano alle squadre giovanili: quanto gasolio, quanta autostrada, quante ore in macchina... Ecco, oggi sono felice che abbiamo festeggiato in tanti, ma teniamo presente che per arrivare a questo risultato, dietro le quinte hanno lavorato in molti, spinti soprattutto dalla passione... Chi può, ascolti questo appello prima che sia troppo tardi».
Bravo Marco e speriamo che il tuo appello di alchimista moderno - trasformare in oro l'iride di Pippo - non cada nel vuoto.