La settimana internazionale Coppi e Bartali si tinge d’azzurro e lo fa nella sua tappa più attesa e di certo più temuta. A tagliare per primo il traguardo è stato Andrea Bagioli (Deceuninck Quick Step) al termine di uno sprint finale in cui ha battuto Jonathan, Manuel Narvarez e Nicola Conci.
«È stata una tappa straordinaria - spiega Bagioli a tuttobiciweb dopo il traguardo di Sogliano sul Rubicone -. Nell’ultimo passaggio sulla salita il team Ineos si è messo davanti al gruppo a fare il ritmo, io ho capito subito di stare bene. Appena siamo entrati nell’ultimo chilometro ho provato ad attaccare, ma ho visto che dietro di me Ulissi stava tentando di chiudere su di me così ho preferito attendere tutto il gruppetto. Diego stava salendo veramente forte, io gli sono stato dietro e quando mancavano 150 metri l’ho superato. Ho dato veramente tutto, ho pensato solo a tirare dritto fino al traguardo, non so nemmeno a che distacco siano arrivati tutti gli altri».
È la seconda vittoria per la Deceuninck quick Step che durante questa edizione della Coppi e Bartali sta dimostrando di essere assolutamente la squadra più forte.
«Anche oggi la squadra è stata fenomenale: abbiamo controllato la corsa sin dalle battute iniziali con Serry e Vansevenant in modo da non permettere ai fuggitivi di prendere troppo il largo, poi nel finale sono entrati in gioco Knox e Honoré che hanno fatto un lavoro fenomenale, peccato per Almeida che ha forato nel penultimo giro, ha fatto molta fatica a rientrare e praticamente è rimasto fuori dai giochi».
Si tratta del secondo successo per Andrea Bagioli che, dopo il trionfo nella prima tappa del tour de l’Ain, è riuscito nuovamente a trionfare al termine di uno sprint a ranghi ristretti.
«La dinamica dei metri finali di oggi è stata molto simile a quella della tappa che ho vinto davanti a Roglic, anche in quel caso c’è stata la volata di un gruppetto, ma qui eravamo in salita, mi piacciono molto questi strappi - prosegue Bagioli -: con la vittoria di oggi penso di aver dimostrato di poter lasciare il segno anche in caso di arrivo allo sprint a ranghi ristretti, ma anche di tenere nelle salite brevi. Ogni giorno scopro qualcosa di nuovo, chissà forse in futuro riuscirò a migliorare anche la mia tenuta nelle salite più lunghe».
Oggi bottino doppio per Andrea Bagioli che insieme alla vittoria di tappa conquista la prima posizione nella classifica generale. Maglia di leader che cambia proprietario, ma che resta nel team Deceuninck che sembra più che mai determinato a portarsi a casa la vittoria finale come ci spiega Bagioli.
«Con una squadra come questa c’è la grande possibilità di riuscire ad aggiudicarci il successo finale. Siamo tutti ragazzi giovani tra i 19 e i 23 anni, ma anche con la tappa di ieri abbiamo dimostrato di saperci fare e soprattutto di essere molto affiatati. Possiamo ambire a qualcosa di grande, ma dobbiamo stare molto attenti: le due prossime tappe nascondono molte insidie».