Dopo l’incidente nello sprint della prima tappa del Tour de Pologne che mercoledì ha visto coinvolto Fabio Jakobsen assieme a Dylan Groenewegen ed altri corridori, continua il dibattito sull’ accaduto. Ai commenti di Patrick Lefevere, Silvio Martinello e Robbie McEwen si aggiunge anche quello di Cédric Vasseur General Manager della francese Cofidis che, intervistato da Eurosport, non usa mezzi termini e dice: «Groenewegen dovrebbe sparire dal gruppo per un anno, come minimo. Serve un segnale forte, una pesante sanzione da parte delle autorità sportive. L’Unione Ciclistica Internazionale ha reagito in un primo tempo mercoledì ma in ogni stagione ci sono corridori che si comportano in maniera scorretta e che spesso sottovalutano l’impatto delle loro azioni».
«Le conseguenze della caduta sono drammatiche, dal punto di vista fisico ed anche morale – continua l’ex professionista transalpino classe 1970 - riprendersi da un incidente del genere non è facile. Un gesto come quello di Dylan non può rimanere impunito».
Ed ancora: «Viene chiesto ai ciclisti di rispettare l’etica sportiva, i regolamenti antidoping, ed è una cosa importante. Però, i corridori, e soprattutto i velocisti, devono rispettare anche i colleghi che si trovano alle loro spalle. Lo ripeto: mi aspetto una presa di posizione forte una sanzione pesante. Ad oggi credo sia impensabile vedere Groenewegen alla partenza di una corsa, per il suo bene e di tutto il ciclismo».
Vasseur, dà anche informazioni sul suo corridore Damian Touzé: «Ha riportato una tripla frattura all'indice, è già stato operato ma sfortunatamente potrebbe non tornare a correre in questa stagione» e, terminando il suo intervento, rimarca: «I team investono molto sui propri atleti e con loro lavorano per raggiungere importanti traguardi, credo quindi che sia venuto il momento che tutti i corridori che hanno comportamenti inaccettabili si rendano conto delle loro azioni, e non possono farlo se non vengono sanzionati».