«Ma chi l'ha messo in calendario il Lombardia a Ferragosto? Noi non lo vogliamo». Non c'è pace per le grandi classiche in calendario nel giorno simbolo delle vacanze estive: prima la "rivolta" dei sindaci di Sanremo e della Riviera ha portato allo spstamento della Classicissima all'8 di agosto, ora si alza la voce dei sindaci dei comuni simbolo del Lombardia che non vogliono saperne della cosa il 15 agosto.
La protesta, raccontata da La Provincia di Como, porta la firma dei sindaci di luoghi chiave - a livello agonistico ma anche storico e simbolico - della corsa, vale a dire dei comuni di Magreglio con il Ghisallo e Sormano con il Muro.
«La giornata è sbagliata, il 15 agosto è già ingestibile. Come è possibile organizzare una grande manifestazione in quella data? - chiarisce Danilo Bianchi, sindaco di Magreglio e del Ghisallo -. Come possiamo far rispettare il distanziamento sociale? Abbiamo un solo vigile e non posso fare molto. Scriverò al prefetto per dirgli che non abbiamo gli uomini per garantire controlli e distanziamento sociale per il 15 agosto. La Valassina è già invasa dalle auto quel giorno: il rischio è di avere persone in coda per tre ore che poi decidono di recarsi altrove, è un danno anche per i ristoratori».
«Bastava organizzarlo o prima o dopo Ferragosto – sottoliena a chiare lettere il primo cittadino di Sormano, Giuseppe Sormani -: il 15 agosto non ci saranno nemmeno i volontari che giustamente vorranno passare Ferragosto in famiglia. Ho parlato con l’organizzazione esprimendo i miei dubbi e ho ribadito che sarebbe complicato gestire una giornata simile».
La palla a questo punto passa ai prefetti e a RCS Sport e sicuramente sarà una palla che scotta. La giornata di Ferragosto è decisamente particolare, affascinante certo, ma è quella in cui nessuno rinuncia alla scampagnata né lo farà quest'anno, soprattutto chi dovrà fare a meno delle vacanze. Possibile un nuovo spostamento del Lombardia?