Cinque anni sono tanti eppure l'impressione che la sua moto sfrecci accanto a te per andare a cercare una nuova inquadratura continua ad accompagnarci, così come quella di sentire da un momento all'altro il saluto sempre allegro di Emanuele Sirotti.
Cinque anni fa ci lasciava, vinto da una lunga malattia, uno dei fotografi più apprezzati e conosciuti nel mondo del ciclismo. Nato il 18 settembre del 1937, Emanuele era un vero innamorato, un appassionato vero del mondo del ciclismo. Dopo aver lavorato in banca per 25 anni, aveva preso al balzo la possibilità di andare in pensione per dedicarsi anima e corpo alla sua grande passione: la fotografia e il ciclismo.
A casa Sirotti, che negli anni Novanta ha aperto il suo portale fotografico chiamandolo non a caso “ciclismovitamia”, si è sempre mangiato pane e bicicletta e la "passionaccia" è stata ereditata dal figlio Stefano, che ha seguito le orme di papà e oggi gira il mondo per immortalare le immagini più belle dei campioni seguendo in prtaica tutte le corse. Un compagno di viaggio, tanto per noi giornalisti quanto per i corridori e tutta la carovana, che lo apprezzano tanto quanto apprezzavano papà Emanuele. Al quale oggi mandiamo un pensiero affettuoso.