Primoz Roglic lo sa bene: la ricetta per sfidare e battere Egan Bernal - e non solo - al Tour de France è al tempo stesso semplice e complicata. «Egan è un corridore davvero eccellente, nell’ultimo Tour ha dimostrato di andare forte su tutti i terreni, montagna o pianura che sia. Per batterlo, bisognerà semplicemente essere migliore di lui. Già, semplice… Bisogna evitare le trappole disseminate lungo la corsa, scegliere sempre la miglior strategia e fare la differenza in montagna, farsi trovare pronti sin dalla partenza e poi andare in crescendo nell’ultima settimana».
Nell’intervista concessa a El Tiempo lo sloveno della Jumbo Visma non si limita però a parlare di Bernal: «Quintana ha ricominciato da zero nella sua nuova squadra e in apertura della stagione ha fatto davvero vedere ottime cose. Arriverà al Tour al top (tra l’altro l’avvicinamento di Quintana alla Grande Boucle sarà identico a quello di Roglic, con Ain e Delfinato, ndr) e sarà un avversario temibile».
Un pensiero su Froome: «Ha subìto un grave infortunio e non sappiamo se potrà tornare al 100 per 100 del suo valore. Ma Chris è davvero un grande campione, ha vinto tanti grandi giri, conosce ogni dettaglio del Tour, ha più esperienza di chiunque altro. Se dice di voler rivincere il Tour, vuol dire che è convinto di poterlo fare, quindi bisognerà tenerlo d’occhio in maniera particolare».
Riflettori sulla convivenza in squadra con Tom Dumoulin e Steven Kruijswijk: «La questione stavolta è davvero semplice: la Jumbo Visma vuol vincere il Tour. Tom, Steven ed io abbiamo caratteristiche differenti, che possono rivelarsi complementari, sarà lo svolgimento della corsa stessa a dirci come muoverci. Siamo una grande squadra e nella terza settimana sareMo pronti a fare la differenza. La tappa chiave? Per me potrebbe essere la cronometro del penultimo giorno: la mia esperienza in quel tipo di prova può essere un vantaggio».
Tutti da disegnare i programmi del dopoTour: «Correre la Vuelta, della quale sono detentore del titolo, è un'opzione, ma al momento non c'è nulla di definitivo e la decisione la prenderò soltanto dopo il Tour de France. Al momento ho un solo obiettivo sul quale concentrarmi, tutto il resto verrà di conseguenza».