Davide Cassani prova già ad immaginare il futuro del ciclismo, soprattutto quello giovanile, e lo fa attraverso lo strumento dei ragazzi, una diretta Instagram di Tuttobiciweb. Premesso che dovremo tutti attenerci alle norme che verranno imposte dagli Enti Governativi, il CT ha comunque voluto provare a formulare delle ipotesi sportive.
"Tutti quanti dobbiamo fare un passo indietro e perderemo qualche cosa. Dovremo affrontare un momento durissimo. Parlo sia degli organizzatori che delle squadre. Comunque supereremo tutto, dobbiamo solo capire come. Quando c'è di mezzo la passione i soldi contano relativamente. Parliamo di uno sport, il ciclismo che è dentro di noi".
L'aspetto burocratico dovrà essere facilitato?
"Probabilmente ci saranno molte sovrapposizione anche tra le corse. Dobbiamo essere snelli nel dare l'opportunità di fare le cose a che ne ha la volontà. La Federazione farà in modo che ci siano gli ok affinchè si riescano a organizzare le corse".
Inoltre aggiunte: "Il ciclismo è la mia passione e il mio lavoro, è normale e giusto pensare da qui a 6 mesi. Noi sappiamo che migliaia di persone sono morte, ma la vita deve andare avanti e lo dobbiamo ai nostri giovani e ai sogni di migliaia di ragazzini che ora sono disperati".
Priviligeremo le gare a crono e su pista?
"Fortunatamente abbiamo 25 impianti scoperti. Potremmo iniziare da lì. Tutto dipenderà dalle regole. Dobbiamo capire come aiutare le nostre squadre. Se si potranno fare solo le crono faremo quelle, oppure la mtb o il ciclocross. Dobbiamo adattarci. Ovviamente spero sia il primo e ultimo anno che si verifichi una situazione del genere".