Come aiutare i giovani ovvero una proposta interessante da parte dei direttori sportivi della categoria juniores della Toscana, che hanno tenuto una riunione sul difficile periodo attraversato dal ciclismo per l’emergenza del coronavirus. Un incontro per esporre le idee al fine di tutelare gli atleti e il futuro dei vari team, al termine del quale è stato diffuso il comunicato che segue.
La situazione in cui versano l’Italia e il Mondo, che stanno affrontando una delle battaglie più ardue di sempre contro la pandemia che ha compromesso la chiusura di tutte le varie attività produttive, ha determinato la chiusura dell’intera attività sportiva in qualsiasi forma. Alla luce dei continui slittamenti per una ipotetica ripartenza per il ciclismo, noi direttori sportivi toscani della categoria juniores, ci siamo riuniti in quanto accumunati dallo stesso pensiero e con tale documento vi manifestiamo i risultati delle varie riunioni effettuate, che vorremmo fossero ascoltati.
Premettiamo che tali proposte e riunioni effettuate tra noi direttori sportivi non hanno lo scopo di passare dinanzi a nessun comitato, istituzione o autorità di competenza, ma ha solo e soltanto la volontà di manifestare la forte richiesta che accumunava tutti noi in questo periodo.
Visto tutta la situazione epidemiologica, sentito il nuovo rinvio della ripartenza, emanato dal nostro presidente della FCI Renato Di Rocco, letti inoltre anche le interviste fatte agli stessi CT della nazionale italiana, ovvero Davide Cassani, Marino Amadori e Rino De Candido, che esprimevano lo stesso nostro pensiero e avendo continui contatti sia con i nostri ragazzi, sia con le nostre società, pensiamo che sia arrivato il momento di emanare un verdetto sulla stagione, ovvero decretare il congelamento delle categorie.
Ovviamente la nostra richiesta è derivata da varie motivazioni che vorremmo sottoporre a visione del nostro Comitato regionale toscano, alla FCI e alla UCI, in quanto, soltanto quest’ultime due potrebbero effettuare le manovre derivanti dalla nostra proposta.
A nostro parere dovremmo congelare tutte le categorie, escluso i giovanissimi, inserendo quindi un'ulteriore categoria denominata “G7”, in quanto, sarebbe la categoria dove vi sono meno necessità economiche, rispetto alle altre categorie e spostare il limite degli Under 23, passando ad Under 24. Ovviamente la nostra proposta non vuole andare contro alle manifestazioni che potrebbero essere effettuate nel 2020, ma vorremmo che i nostri ragazzi, il prima possibile, fossero rincuorati dal fatto che comunque il prossimo anno avranno una società dove correre. Dunque, se sarà possibile, siamo felicissimi di partecipare alle eventuali, e ancora ipotetiche, manifestazioni del 2020.
Per tutti noi direttori sportivi juniores toscani, questa sarebbe la soluzione migliore perché:
- Vogliamo e dobbiamo salvaguardare il cammino sportivo dei nostri ragazzi, i veri protagonisti del nostro sport, senza dimenticare che una diminuzione ulteriore degli atleti potrebbe decretare il lento spegnimento del nostro amato ciclismo. Vogliamo quindi, tutelare i ragazzi del secondo anno delle varie categorie giovanili (esordienti e allievi) e delle categorie sotto la presa decisionale dell’UCI, vale a dire juniores e U23, che senza il congelamento, si ritroverebbero a dover cercare una squadra per il passaggio alla categoria superiore, avendo disputato FORSE 2 o 3 mesi di attività, o peggio ancora, senza aver disputato nessuna gara. Tale fenomeno per noi decreterebbe la cessazione dell’attività da parte di molti ragazzi, in quanto, non avrebbero il tempo per esprimere il proprio valore sportivo.
- Con il congelamento inoltre, potremmo recuperare parte delle spese già sostenute dalle nostre società, derivate dall’acquisto dei vari materiali, come bici, in quanto senza il congelamento, saremmo costretti a cambiarle, visto che i ragazzi non sarebbero più gli stessi e quindi le taglie non coinciderebbero per tutti, come il vestiario già fornito ai ragazzi e tutti gli altri materiali come caschi, occhiali e chi per loro anche scarpe tecniche.
- Oltre alle questioni suddette, è nostra premura lo stato d’animo dei nostri ragazzi, che ad oggi vivono vari stress derivati dall’epidemia, e non vorremmo aggiungerne un ulteriore, derivato dal fatto, che si giocheranno il passaggio nella categoria superiore (questo per i secondi anni), avendo soltanto 2 o 3 mesi di attività. Vorremmo ricordare che già da inizio anno 2020, furono state fatte delle riunioni sulla salvaguardia della crescita dei nostri ragazzi, indicando più volte (giustamente) che nella categoria juniores vi era troppa esasperazione. Vi immaginate lo stress derivato dal ristretto periodo di attività a disposizione, cosa potrebbe indurre nella mente di questi diciottenni, a nostro parere, potrebbe provocare anche l’aumento di possibili scorrettezze e quindi di maggiori incidenti durante la gara e questo solo per guadagnarsi un posto nella categoria superiore. A nostro parere è una cosa assurda e dobbiamo far in modo che gli atleti siano tranquilli e con la consapevolezza che nel 2021 avranno un altro anno a disposizione per dimostrare le loro qualità, evitando così tutte le possibili conseguenze negative già spiegate.
- Oltre alla questione emotiva dei corridori, dobbiamo prendere in considerazione anche l’anno perso a livello fisico se non avverrà il congelamento e quindi, i ragazzi si troverebbero a dover passare di categoria senza essere cresciuti fisicamente durante l’anno 2020.
- Inoltre, vorremmo salvaguardare anche gli investimenti e gli insegnamenti sportivi trasmessi ai ragazzi, da parte delle varie società e di noi direttori sportivi, in quanto non avremmo modo di portarli a frutto se non con il congelamento.
- Altro punto importante a favore della nostra proposta, il raggiungimento, ci permettiamo di dire “finalmente”, della tematica ormai nota a tutti sulla questione maturità. Il congelamento porterebbe quindi i ragazzi ciclisticamente italiani, a sostenere la maturità non più da primo anno U23, ma da secondo anno Juniores. Questo a nostro parere, riscontrato nei vari anni di nostra esperienza, sarebbe un’agevolazione sia per il ragazzo, in quanto potrebbe dedicarsi a pieno nella categoria superiore se non continua ulteriori studi, sia alle società dilettantistiche, in quanto potrebbero far affidamento su un ulteriore pedina in quanto avrebbe un anno in più (quindi più maturo fisicamente) e privo di impegni derivati dall’esame. Così facendo probabilmente favoriremmo un proseguo nella categoria dilettantistica più facilitato e quindi evitando varie cessioni di attività a cui siamo sottoposti tutt’oggi.
A proposito di quest’ultimo punto, vogliamo sottolineare la nostra piena consapevolezza delle difficoltà che incontrerebbe un ragazzo ad effettuare la maturità e per questo ci impegneremmo ad andare incontro a tutte le necessità scolastiche derivate dalla maturità, in quanto, la categoria juniores deve essere una categoria meno impegnativa della categoria superiore e quindi dei dilettanti.
Vorremmo inoltre precisare che, una volta congelata la stagione, in accordo con le proprie società, certifichiamo che nel 2021 riconfermeremo tutti i ragazzi già tesserati nelle singole squadre.
Concludiamo auspicando che le nostre speranze e le speranze di tutti i nostri atleti vengano prese in considerazione.
I DIRETTORI SPORTIVI JUNIORES TOSCANI
Michele Maglio (Team Stabbia Ciclismo); Giuseppe Di Fresco (Team Casano); Andrea Bardelli (Team Franco Ballerini); Matteo Berti (Team Work Service Romagnano); Samuele Breschi (Team Fosco Bessi); Antonio Politano (Team New Project Team); Filippo Fuochi (Team Big Hunter Seanese); Riccardo Giuseppe Soldi (Team Ciclissimo Team Bike); Leonardo Gigli (Team Valdarno Regia Congressi Seiecom); Giancarlo Montedori (Team G.S. Fortebraccio Toscana ASD).