«Volere è potere». All’Oliva Nova Beach & Golf Resort, a metà strada tra Valencia e Alicante, si respira a pieni polmoni lo slogan della Kometa-Xstra, la struttura della Fondazione Contador, nata nel 2013 come squadra junior ed entrata nel professionismo nel 2018 con la nascita del team Continental. Nella presentazione ufficiale per la stagione 2020, infatti, traspare la voglia di portare avanti un progetto sociale e sportivo con la convinzione dei propri mezzi. E non potrebbe essere altrimenti: la proprietà fa capo a Alberto Contador e vede suo fratello maggiore Fran come General Manager, e tra i dirigenti del team c’è un altro campione come Ivan Basso. A dirigere la squadra Continental, il tandem formato da Jesus Hernandez, ex fedelissimo gregario di Contador, e Dario Andriotto.
Un team spagnolo (come i fornitori Gobik e Rotor) ma con un’anima italiana. Oltre a Basso e Andriotto, ci sono tanti sponsor italiani o di matrice italiana. Kometa è ungherese, ma proprietà della famiglia valtellinese Pedranzini. Poi lo stesso marchio Pedranzini, Valtellina, Uvet, Openjob Metis e LukeAir. Anche nel roster Continental c’è storicamente DNA italiano: due corridori nel 2018 (tra cui Moschetti, oggi alla Trek-Segafredo), quattro nel 2019 (tra cui Oldani, oggi alla Lotto-Soudal) e altrettanti quest’anno.
Sul palco si succedono le formazioni junior e U23 (dove corre anche l’italiano Alessio Acco) oltre a Fran Contador e ai CEO di Xstra e Kometa, John Rasmussen e Giacomo Pedranzini. Questi ultimi due lanciano un chiaro messaggio: «Condividiamo lo stesso obiettivo: crescere fino a raggiungere il World Tour». In questo clima viene presentata la giovane formazione Continental (l’età oscilla tra i 19 e i 24 anni non ancora compiuti): Giacomo Garavaglia, Marton Dina, Alessandro Fancellu, Diego Pablo Sevilla (unico presente dal 2018, quando la squadra nacque come Polartec-Kometa), Erik Fetter, Jose Antonio Garcia, Sergio Garcia, Daniel Viegas, Antonio Puppio, Alejandro Ropero, Riccardo Verza e il danese Mathias Larsen. (Tutti descritti in esclusiva per noi in questo articolo).
Infine, Alberto Contador e Ivan Basso. Contador, contestualmente alla fine della partnership con la Trek, ha lanciato la sua linea di biciclette, dalle tinte nere e zebrate: «Ulteriore segnale di motivazioni e ambizioni. Per ora si chiamano A Bikes, a marzo sveleremo il nome vero». Ed ecco le dichiarazioni di Basso: «La nostra idea, da sempre, è trovare e valorizzare il talento, abbondante ma spesso nascosto, e plasmarlo attraverso studio e sport. Non sappiamo quanti campioni usciranno da qui, ma sicuramente uomini maturi. L’ingrediente principale è il sacrificio, come per vincere un Giro o un Tour. Fondamentale inoltre la “squadra invisibile” di staff e sponsor. Ringrazio pubblicamente Puppio e Fancellu: potevano passare a categorie superiori, ma sono rimasti con noi. L’anno prossimo speriamo di salire di categoria insieme a più ragazzi possibile…».
Il debutto stagionale della squadra è previsto fra tre giorni, alla Challenge de Maiorca.