Scoppia un caso destinato a far discutere in campo femminile, anche se per l'Uci tutto questo è regolare. Con un comunicato ufficiale, infatti, Il team Movistar ha annunciato che Sofia Bertizzolo non potrà far parte della formazione femminile nella stagione 2020.
«Inizialmente confermata già da agosto come una delle quattro novità per la squadra femminile di Eusebio Unzué l'anno prossimo - si legge nel comunicato - l'atleta ha visto il suo trasferimento naufragare a causa dei vincoli legali derivati dal suo rapporto contrattuale con la Polizia di Stato.
I regolamenti riguardanti le squadre WorldTour della UCI Women, categoria per la quale il Team Movistar ha chiesto una licenza WWT, impediscono l'esistenza di doppi contratti di lavoro: in pratica, Sofia Bertizzolo non potrà quindi dar seguito al suo contratto con il Blues il 1 ° gennaio. Dopo aver esplorato tutte le opzioni disponibili e stabilito che è impossibile combinare correttamente le situazioni, il team Movistar può solo augurare a Sofia il meglio con i suoi futuri impegni sportivi.
Il roster del Movistar Team femminile per il 2020 comprende ora undici atlete: tre nuovi arrivi - Katrine Aalerud, Jelena Erić e Barbara Guarischi - e otto atlete confermate, vale a dire Aude Biannic, Alicia González, Sheyla Gutiérrez, Eider Merino, Lourdes Oyarbide, Paula Patiño, Gloria Rodríguez e Alba Teruel».
A tale proposito tuttobiciweb ha interpellato il presidente Federale, nonché vice-presidente Uci, Renato Di Rocco, che sull'argomento è chiarissimo. «Proprio su proposta italiana, la Uci aveva inserito la clausola di status militare alle atlete che militano nel world tour. Questo problema sollevato dalla Movistar riguarda solo la Spagna dove per legge possono essere redatti solo contratti di dipendenti al pari degli uomini. La richiesta da noi fatta è stata motivata dal fatto di concedere a tutte le atlete dipendenti dei gruppi militari di poter competere nella massima serie con una assistenza di livello. La modifica è stata approvata nel direttivo Uci di agosto 2019 tendente a garantire lo status delle atlete fino alla messa a regime della riforma WT femminile stimata per il 2022».
Da parte sua, Sofia Bertizzolo precisa ulteriormente la situazione con un post su Instagram: «Ciao, voglio solo fare questo post per chiarire la situazione che mi riguarda, perché penso che le notizie non siano così chiare. Se vogliamo parlare di legge, dobbiamo essere precisi e ricordare che ogni paese ha le sue regole. Per far parte della squadra ciclistica della Polizia in Italia, che mi supporta dal 2015, essendo una ciclista italiana (che non può essere professionista per legg, la 81/1991) ho bisogno di un contratto specifico UCI. Questo contratto vale per l'Italia, ma non è legale in Spagna. Ecco perché non posso far parte di una squadra spagnola il prossimo anno. Ogni paese ha la sua legge ed è molto difficile capire come funziona, ecco perché solo ora siamo arrivati a fare questa scoperta».