Quel pasticciaccio brutto delle tre Valli Varesine... Verrebbe proprio da riprendere il titolo di un famoso romanzo di Carlo Emilio Gadda per descrivere quanto è successo oggi nel finale dell’ultima prova del trittico regione Lombardia. Mancano circa 14 chilometri all’arrivo, Luis Leon Sanchez è impegnato in una fuga solitaria mentre alle sue spalle un gruppetto di inseguitori con molti dei big in gara, tra i quali Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, rincorre ad una ventina di secondi.
Una scena tipica da finale al cardiopalmo di una classica quando, tutto ad un tratto, il resto del gruppo (pilotato dai Jumbo e dagli Ineos) si ritrova solo all’inseguimento del battistrada. Niente finali alla Copperfield o degni di qualche altro illusionista: ad entrare in gioco un errore di percorso, madornale, ma del tutto umano che sconvolge la corsa. Per dirla più semplice il gruppo di Nibali, ha sbagliato strada. La corsa sarebbe andata diversamente, questo è sicuro, forse Roglic non sarebbe riuscito ad aggiungere l’ennesimo successo ad una stagione già ricca di vittorie, le domande, ma soprattutto i dubbi su quanto è successo sono davvero molti.
È Renzo Oldani, presidente della Società ciclistica Binda, organizzatrice dalla Tre Valli, a provare a fare chiarezza su quanto è successo. «Per il fatto che è accaduto la prima cosa che mi viene da dire è tutto era segnato perfettamente, il percorso era tracciato, chiuso e messo in sicurezza comprese tutte le rotonde che gli atleti hanno trovato lungo il percorso. I volontari e gli addetti alla sicurezza hanno lavorato nel modo corretto. Penso che non ci sia una vera e propria colpa, molto probabilmente sono state le fasi concitate di corsa a creare quel pasticcio. In corsa c’era molta tensione, erano le fasi più calde e i corridori si sono limitati a seguire la moto della Rai che ha completamente sbagliato strada. Bisognerebbe rivedere ulteriormente la situazione e capire fino in fondo cosa non è andato. Sinceramente mi sento di dire che l’organizzazione è stata impeccabile come al solito, abbiamo tutti agito in buona fede con la massima professionalità e disponibilità».
Saranno inevitabili le polemiche contro l’organizzazione e, in attesa di fare maggiore chiarezza, Oldani preferisce già mettere le mani avanti. «Sicuramente quello che è successo scatenerà molte polemiche e sinceramente devo dire che molti hanno anche ragione. È innegabile che forse se non ci fosse stato questo inconveniente il vincitore sarebbe potuto essere qualcun altro, ma possiamo dire con certezza che nel finale abbiamo assistito ad un’azione spettacolare di Roglic che sicuramente ha dato ancora più lustro alla nostra corsa. È dall’inizio della stagione che lo sloveno sta andando fortissimo e anche oggi ha dimostrato di essere un vero campione. Mi sento di dire che la sua vittoria e il modo in cui ha vinto possano essere una degna risposta a tutte quelle polemiche che ci saranno in seguito a quanto abbiamo visto oggi».