Era l'11 luglio, a due chilometri dalla conclusione della quinta tappa del Giro d'Austria, Giovanni Visconti cadeva riportava gravi conseguenze, un infortunio che ha rischiato di fargli chiudere la stagione. Due settimane più tardi, il siciliano di Toscana aveva ancora un buco - letteralmente un buco, come tuttobiciweb ebbe modo di documentare - aperto sul fianco per farvorire il drenaggio del brutto ematoma che faticava a riassorbirsi.
Ed oggi Giovanni ha dominato il Giro di Toscana, dopo aver mandato segnali importanti al ct Cassani nelle corse del fine settimane, vale a dire la Agostoni e la Bernocchi.
«Ho dimostrato di essere sì un vecchietto ma di avere ancora qualcosa d'importante da dire - spiega Visconti dopo aver abbracciato la moglie e i due figli -. Oggi abbiamo visto un grandissimo Bernal: sappiamo che non è al top, ma ha cercato di metterci tutti in fila sul Monte Serra e la sua azione si è rivelata decisiva. Io sono stato bravo a contenere il distacco, ho tirato per tutto il Monte Serra e credo di aver fatto un'impresa. Devo ringraziare la squadra perché anche oggi è stata perfetta, dai miei compagni a Scinto e Frassi in ammiraglia. La nostra Neri Sottoli è una piccola grande squadra e oggi ne abbiamo dato bella dimostrazione. Il Mondiale? Ho fatto vedere che la condizione c'è, quindi confido nella chiamata del ct e penso di poter essere utile alla causa della nostra Nazionale».
Per Visconti quella odierna è la terza vittoria stagionale dopo i successi di tappa colti al Giro di Slovenia e al Giro d'Austria, proprio due giorni prima del gravissimo incidente di cui vi abbiamo detto. E di un recupero che - lo sottolineaimo ancora di più - è stato davvero straordinario. Un recupero al quale, comunque, Giovanni ha sempre creduto: il 26 luglio, due settimane dopo l'incidente, ancora tutto incerottato e alle prese con una costola rotta e con l'ematoma da drenare, ci aveva raccontato di voler rientrare al Giro della Repubblica Ceca per ritrovare la condizione e andare poi a caccia della maglia azzurra. Progetto chiaro, obiettivo centrato. Da applausi.