C’è chi sogna di ospitare per la prima volta nella storia una tappa del Giro d’Italia ma si trova con le casse vuote e chiede aiuto ai privati. È quello che accade a Sant’Agata dei Goti, nel cuore del Sannio. Sulla strada che da Sorrento - dove la corsa rosa 2020 osserverà il primo giorno di riposo - porta verso l’Adriatico e Francavilla in particolare, Sant’Agata sarebbe sede di partenza perfetta.
E Nicola Antonelli, che è riuscito a portare recentemente il Giro a Benevento, a Ponte e Pesco Sannita nel 2018, ha proposto a Mauro Vegni, direttore della corsa, per la prima volta un arrivo anche a Sant'Agata: «Al momento posso confermare che i contatti ci sono, ma la concorrenza non manca, considerato che anche altri comuni sanniti e della provincia di Caserta hanno fatto analoghe richieste».
Ma il vero ostacolo tra Sant’Agata e il Giro è di natura burocratica e finanziaria. L'amministrazione comunale gota, infatti, è da pochi mesi in stato di dissesto. Di conseguenza non può sottoscrivere nessun impegno di spesa per ospitare l'evento, ma l'ostacolo potrebbe essere superato se si riuscirà a costituire un pool di privati che possa garantirne la gestione. Spiega la sindaca Giovannina Piccoli: «La situazione patrimoniale dell'Ente è nota, certo se ci fossero dei contributi da parte dei privati, saremmo felicissimi di ospitare il Giro».