«Non confondiamo l’elettrico con le biciclette a pedalata muscolare. Non confondiamo le E-Powers, con le Epowers. Non facciamo confusione con la squadra che stiamo formando con Stefano Varjas, che è chiaramente l’uomo che gestisce l’azienda di biciclette – è il fornitore – ma con il Team che sta prendendo forma in questi giorni non centra assolutamente niente».
Sandro Lerici cerca di rimettere un po’ d’ordine dopo la grande polemica nata ieri per la mancata omologazione delle mtb a pedalata assistita E-Powers da parte dell’Uci e le conseguenti polemiche e minacce nate tra l’ingegnere ungherese Istvan Varjas (l’uomo dei motorini, ndr) e Jean Christophe Peraud, il francese responsabile della lotta al doping tecnologico all’interno del governo mondiale del ciclismo.
Il team manager del nuovo team è l’italiano Sandro Lerici, che sull’argomento chiama tuttobiciweb.it per prendere le distanze da Stefano Varjas. «Il nostro team, EPowers Factory Team è del tutto indipendente – spiega -. La E-Powers Drive System è invece una grandissima azienda ungherese che adesso farà anche il “muscolare” con una forte spinta all’innovazione tecnologica. Ma le due società sono indipendenti».
Ricordiamo che la squadra – come già scritto da tuttobiciweb – sta prendendo forma ed è in fase di definizione mentre l’avvocato Norma Gimondi si sta occupando della parte legale. Il primo diesse sarà Valerio Tebaldi e un altro tecnico italiano (Mario Chiesa è in cima alla lista) starebbe per firmare. Le bici saranno equipaggiate con gruppo Shimano, l’abbigliamento dovrebbe essere Santini, mentre le ruote Vittoria e le scarpe Gaerne. Come già scritto il magazzino e la base logistica sarà a Ceparana (La Spezia). Tra i corridori, oltre a Rebellin e sei ungheresi, molto vicino è Damiano Cima, vincitore al Giro nella tappa di Santa Maria di Sala e l’argentino Eduardo Sepulveda. Ad un passo dal team di Lerici anche Gianluca Brambilla.