Vincenzo Nibali è sereno. Lo incontriamo subito dopo colazione allo Sport Hotel Rosatti di Dimaro, la struttura che ospita i ritiri del Napoli Calcio e non è un caso che l'addetto alla reception indossi una azzurrissima divisa della società partenopea.
Vincenzo Nibali e il Team Bahrain hanno dormito qui così come il Team Ineos, mentre la Astana di Miguel Angel Lopez è a due passi.
Sereno e sorridente, il siciliano soddisfa richieste di selfie è autografi, mostrandosi disponibile e di buonissimo umore, nonostante sia mattina presto, ovvero il momento della giornata che ama di meno.
«Il Mortirolo si è confermato molto duro - confida a tuttobiciweb - e mi spiace molto per la cancellazione del Gavia, che avrebbe aggiunto ulteriore sostanza ad una tappa già dura. Salita tosta, quella di ieri, affrontata molto velocemente, ambientazione fantastica, ma voglio lanciare un appello ai tifosi: anche ieri hanno rischiato di farmi cadere, per poco non finisco in braccio a Carapaz. Io capisco l'entusiasmo e la voglia di tifare, ma ci vuole più attenzione nei nostri confronti».
E a proposito di Carapaz, Nibali aggiunge: «Si sta mostrando molto forte e può contare su una grande squadra. Come ho già detto ieri, per metterlo in difficoltà dovrò invenarmi qualcosa ma al momento non so bene cosa...».
Accanto a Vincenzo c'è suo fratello Antonio che ci regala una battuta: «Il misuratore di potenza? Posso anche essere d'accordo sul fatto di toglierlo, ma vi posso assicurare che su una salita come il Mortirolo non guardi niente, al massimo vedi la velocità che fai... La fatica è massima, devi tenere d'occhio la strada, gli avversari davanti e dietro di te, il pubblico, la pioggia... Il misuratore di potenza è davvero l'ultimo dei pensieri».