È un Vincenzo Nibali molto rilassato quello che si presenta al via del Giro d’Italia 102, gara che rappresenta il primo grnde obiettivo della sua stagione.
«Mi sono allenato molto bene e mi sento molto tranquillo. Quest’anno ho iniziato la preparazione piuttosto tardi perché per me c’è un doppio appuntamento, cercherò di correre il Giro nel migliore dei modi per poi dedicarmi al Tour - spiega il siciliano -. La scorsa stagione per me è stata molto difficile, ma fortunatamente mi sono ripreso bene. Al Tour of the Alpes ho provato a testare la gamba, ho avuto delle buone sensazioni, mi manca solo la vittoria, ma non ritengo sia un grande problema. Anche Dumoulin si presenta al via di questo Giro senza successi, ma ha sicuramente un’ottima condizione».
E ancora: «In queste stagioni con la maglia della Bahrain Merida ho sempre ottenuto delle vittorie o comunque dei podi nelle grandi corse a tappe. Il Giro è una corsa molto difficile, non c’è mai nulla di certo, l’unico modo per sopravvivere è viverlo giorno dopo giorno, tappa dopo tappa. La partenza è molto tosta, ci saranno già dei distacchi, ma è solo la prima tappa, sono molte le salite impegnative che ci aspettano» continua Nibali che non si sbilancia molto sulla tattica della squadra, ma ha ben chiaro gli avversari con cui dovrà lottare per la vittoria finale. «Ci sono molti favoriti per questa corsa rosa, prima di tutti Tom Dumoulin, ma anche Primoz Roglic che in queste ultime corse è andato fortissimo. Siamo davvero in tanti, ci sono anche Mikel Landa e Simon Yates, sarà davvero una bella sfida».
Il siciliano avrà al suo fianco una squadra di uomini fidati nei quali nutre molta fiducia: «Bisogna ammetterlo, sulla carta forse non siamo il team più forte ma sicuramente in salita diremo la nostra. Ho a disposizione uomini come Bole e Koren, due corridori esperti che saranno fondamentali in pianura e in caso di maltempo, sanno bene come muoversi. Abbiamo Garosio che è alla sua prima esperienza e che dovrà capire cosa può fare, poi ho a disposizione Agnoli che mi ha accompagnato in quasi tutte le mie corse a tappe, quindi Caruso e Pozzovivo che saranno preziosi in salita. Infine c’è mio fratello Antonio, è il nostro primo Giro insieme e non posso negare di essere emozionato: nell’ultimo periodo è andato molto forte, finalmente sta iniziando a dimostrare quanto vale, sono davvero felice che sia riuscito a guadagnarsi un posto al mio fianco».