Una grande motivazione e molte aspettative per Elia Viviani che si presenta al Giro con la (nuova) maglia di campione italiano ed è pronto ad onorarla nel migliore dei modi
«Ci presentiamo al Giro con una squadra fortissima e un duplice obiettivo. Puntiamo alla classifica con Jungels e in ogni tappa cercheremo di fornirgli il maggior supporto possibile, ma almeno metà del team sarà a mia disposizione: certo non ho un treno completo ma ho degli uomini fidati come Sabatini che nelle fasi finali sono fondamentali. So bene che Ewan e Demare, per esempiom, hanno tutto il team a loro disposizione, ma ritengo che siano i piccoli dettagli a fare la differenza. Noi prepariamo ogni sprint in modo meticoloso, è questa la nostra forza. Tra i partenti ci sono molti uomini veloci da cui mi dovrò guardare le spalle, ma penso che sia Fernando Gaviria il più pericoloso» racconta Viviani.
Sono molte le tappe adatte ai velocisti, ma molte sono anche le tappe di montagne che potrebbero metterlo in difficoltà, il veronese però sembra avere idee chiare sul suo Giro: «Ci sono almeno 5 o 6 tappe che potrebbero arrivare allo sprint, ma non escludo che possano essercene altre alla nostra portata. Sono qui per dare il meglio di me e vincere il più possibile, certo l’ultima settimana sarà dura, ma non voglio assolutamente ritirarmi. Quest’anno arriviamo a Verona, la mia città, sarebbe proprio bello riuscire ad arrivare la fine, e la possibilità di poter vestire di nuovo la maglia ciclamino è la motivazione più grande».