Sonny Colbrelli ha riassunto i suoi obiettivi sul palco della presentazione della Bahrain Merida sull'isola croata di Hvar: «Per me il 2018 è stata una stagione positiva con quattro vittorie e tanti secondi posti. Quelli al Tour de France e a Montreal mi hanno però dato molto morale e speriamo diventino primi quest’anno. Il mio obiettivo è quello di puntare forte sulle Classiche e farmi trovare pronto».
Lo abbiamo incontrato poco dopo per approfondire. Ecco le sue risposte, come sempre mix di simpatia e professionalità. A fondo pagina l'audio da ascoltare.
Come ti senti, hai avuto qualche problema recentemente
«Si, un virus intestinale mi ha tenuto fermo qualche giorno. Sto re-iniziando piano piano, ma mi sento molto debilitato»
Ti sei operato agli occhi, quanto ti aiuterà una vista migliore?
«In questo ultimo mese ho avuto due operazioni una al sottosella per rimuovere una ciste e, appunto, agli occhi. Ora spero di vedere bene i cartelli degli ultimi metri e parto non lungo come prima (ride, ndr). Scherzi a parte, ora devo aspettare che la vista si stabilizzi in circa un mese e mezzo, ma per noi ciclista è tutto. Se non vedi bene - a parte le cadute - ci sono situazioni come lo sprint dove potresti sbagliare qualcosa, ad esempio perdendoti i cartelli che segnalano le distanze oppure la ruota quando gli avversari partono. Tutti dettagli che fanno la differenza».
Il team si è migliorato molto
«La squadra ha fatto un grandissimo cambiamento con otto corridori nuovi. Credo che abbia avuto il miglior mercato tra le World Tour. Si è rinforzata in tanti ambiti dalla crono col campione del mondo Dennis allo sprint con Bauhaus, che sarà un ottimo apripista e tanti buoni corridori giovani come Sieberg. E poi c’è Theuns che è l’uomo delle Ardenne. Siamo diventati una squadra completa».
E c’è una importante nuova collaborazione, con McLaren
«È una grande sorpresa per noi, speriamo che ci dia una macchina di rappresentanza! Seriamente, queste sono belle novità per il ciclismo perché possono fare da traino come avvenuto ad esempio con l’impegno degli sponsor come UAE e Bahrain, potrà magari succedere che dopo McLaren un’altra grande realtà dei motori possa prendere da ispirazione, dico Ferrari come esempio essendo italiano. Il ciclismo ha bisogno di forti sponsorizzazioni, dopo che ad esempio Sky ha comunicato di lasciare».
È stato uno shock?
«Tante persone l’hanno presa come un bene. Bene non è, naturalmente, perché anche se sembra debba entrare un nuovo sponsor si potrebbero perdere posti di lavoro.
Stai continuando a usare la stimolazione transcranica?
«L’ho usato poche volte l’anno scorso. Perché abbia effetti si deve utilizzare con costanza, quest’anno lo proverò in modo più sistematico. Può portarti la mente a rilassarsi prima di una grande corsa o di una crono importante».
Chi sarà il tuo compagno di stanza?
«Kristijan Koren, ormai è il mio braccio destro, è dall’anno scorso che siamo compagni e anche quest’anno sarà così.
I tuoi primi obiettivi?
«La Milano Sanremo. Non so se farò la Parigi Nizza o la Tirreno Adriatico, ma proverò a vincere subito nel World Tour per poi tirare dritto con le Classiche».