Nella splendida cornice dell’Arsenale di Hvar - meravigliosa isola gioiello davanti alla costa di Spalato, in Croazia - Vincenzo Nibali ha raccontato parte dei suoi piani per il prossimo anno in occasione del training camp del team Bahrain Merida. Il campione siciliano correrà sia il Giro sia il Tour de France, dando la priorità alla corsa rosa.
Le parole, in inglese così come l’anno scorso, del capitano del team: «Dopo la caduta al Tour de France sono rientrato piuttosto velocemente, ma non è stato per niente semplice. Alla Vuelta di Spagna è stata davvero molto dura per me, poi al Lombardia ho trovato la migliore condizione arrivando secondo, sono stato davvero molto contento del mio risultato. I miei programmi per il prossimo anno? Farò Giro d’Italia e Tour de France con il Giro al primo posto come importanza». La stagione dello Squalo comincerà nel mese di febbraio con la Vuelta a la Comunidad Valenciana, quindi disputerà il Tour UAE, la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo, quindi ad aprile il Tour of the Alps e la Liegi.
Il general manager Brent Michael Copeland sottolinea: «Quella del 2018 è stata una stagione fantastica, con 26 vittorie da parte di 12 corridori in 10 paesi e 3 continenti. Ci siamo resi visibili in tutto il mondo, il nostro obiettivo è sempre quello di puntare ad andare oltre. Purtroppo abbiamo subito il brutto incidente di Vincenzo al Tour, ma ahi noi fa parte dello sport. Abbiamo terminato la stagione al settimo posto della classifica World Tour, senza la sfortunata caduta di Nibali forse saremmo riusciti a raggiungere l’obiettivo di entrare nei primi cinque team mondiali. Vincenzo è poi ritornato in modo incredibile col secondo posto al Lombardia dimostrando ancora una volta il campione che è. Ma tutti i corridori sono importanti, perché il campione vince, ma dietro c’è tutta la squadra che è fondamentale. Sì, è stata una annata fantastica. E ora abbiamo una partnership pazzesca con McLaren, una delle cose più incredibili mai successe nel mondo del ciclismo».
John Cooper, direttore commerciale di McLaren, a sua volta aggiunge: «Siamo impressionati dai risultati dello scorso anno. Noi non siamo qui per risolvere niente, ma per lavorare insieme e migliorare le performance. Arriviamo da un mondo, quello dei motori, dove tra l’auto più lenta e quella più veloce c’è una differenza di solo il 2%, Crediamo nelle prestazioni e nella capacità di spingersi oltre. Le differenze sono nei dettagli, vogliamo lavorare su tutto l’ecosistema, tutto deve funzionare all’unisono dai materiali all’aerodinamica, fino all’anatomia di ogni corridore. Dobbiamo quantificare ogni dato e investire dove veramente conta e dove si può fare la differenza».
Infine le parole di Andreas Rottler, general manager di Merida Europe: «Merida Il successo è arrivato più velocemente di quanto pensassimo, in tutta onestà. Ammirare le nostre bici due volte sui podi dei grandi tour oltre che nelle classiche come la Sanremo per noi è stato un vero sogno diventato realtà. Ma anche noi guardiamo oltre per nuovi obiettivi. Le bici che presentiamo qui sia per la strada sia per la cronometro sono tutte sviluppate con la collaborazione dei corridori. Per noi è un grande piacere collaborare con McLaren; il nostro obiettivo è lo stesso, ossia offrire gli strumenti e le bici migliori per il team».