La giornata perfetta di Fausto Masnada che vince la tappa regina del Tour of Hainan 2018 con arrivo in cima alla salita di Changjiang battendo in un duello entusiasmante Gino Mader (Swiss) e si veste di giallo balzando in vetta alla classifica generale.
È la sua prima vittoria da professionista, un successo sfiorato a lungo, che è arrivato finalmente dopo delusioni cocenti come la tappa di Campo Imperatore al Giro d’Italia dopo una fuga di oltre 200 km e, per ultima, la seconda frazione qui.
Le sue impressioni a caldo dopo la vittoria, a fondo pagina il file audio da ascoltare.
In un solo colpo hai ottenuto la prima vittoria da pro, la tappa e la maglia
«Una giornata sicuramente da incorniciare. Sapevo di stare bene, ma non avevo mai pedalato su questa salita né conoscevo bene i miei avversari, ma ho dato tutto quello che avevo e ho ottenuto il bottino pieno».
Un grande duello con Gino Mader
«Sapevo che lui fosse il più forte. Non mi dava cambi così sono salito con il mio passo. Ai meno 500 metri mi sono girato ed ero da solo così ho tirato dritto fino al traguardo».
Ed è arrivata anche la maglia gialla
«Quella non ero sicuro di averla presa perché avevo alcuni secondi da recuperare, ma mi hanno comunicato poi che ero riuscito anche a ottenere la leadership e sono molto contento».
Un altro ottimo lavoro della Androni
«Siamo venuti qui con una grande squadra, siamo stati uniti e oggi è stata la ciliegina sulla torta».
Qual è la sensazione che provi ora dopo aver vinto qui?
«È tutto molto bello, la vittoria l’ho sfiorata diverse volte anche al Giro d’Italia. Anche se questo successo non ha la portata di una vittoria in un grande giro ha sempre la sua importanza».
Ti sta piacendo Hainan?
«Mi ha stupito molto, non me l’aspettavo così grande. Ci stiamo trovando bene e finalmente si torna a casa».
A chi dedichi questa vittoria?
«Di sicuro alla squadra perché stiamo lavorando da grande team, tutti ci sosteniamo l’un con l’altro e alla mia ragazza Vittoria, perché stare altri 20 giorni fuori casa dopo una lunga stagione non è mai facile e una parte va a lei».