Un weekend intenso, un doppio appuntamento e una doppia occasione per aiutare Giocamico, realtà che collabora a stretto contatto con il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma.
Sabato sera Arrigo Sacchi, Luca Baraldi e Vincenzo Pincolini sono saliti sul palco dell’Auditorium Paganini, intervistati dal giornalista Mediaset Mino Taveri, per raccontare aneddoti curiosi, ricordare i momenti vissuti nella loro esperienza al Parma Calcio, ma soprattutto per inviare messaggi positivi prendendo spunto dal tema della settima edizione della manifestazione: sport, bambini e famiglia.
«Lo sport è uno straordinario veicolo di comunicazione. Da sette anni Net Project cerca di trasformare un evento in cui è protagonista, in un’occasione ricca di contenuti positivi. Vogliamo affrontare temi come l’educazione allo sport, l’ingresso dei bambini e dei ragazzi nel mondo della competizione e l’approccio della famiglia a supporto di questo percorso. Molto spesso i papà e le mamme, anziché sostenere i ragazzi a vivere serenamente l’attività sportiva, diventano un ostacolo, qualcosa che fa paura e mette ansia perché troppe sono le aspettative che riversano sui loro figli», ha spiegato Andrea Fiore, presidente di Net Project affiancato da Ombretta Sarassi, general manager di Opem.
Arrigo Sacchi ha spiegato ai presenti: «La capacità di realizzare un sogno rende interessante la vita di ogni persona. Non bisogna mai dimenticarlo. Ma è indispensabile dare il vero valore alla parola sogno, alla parola successo: a mio parere, si ottiene il successo quando l’atleta non deve rimpiangere nulla di ciò che ha fatto in gara».
Vincenzo Pincolini ha illustrato un progetto concreto: «Lo sport, la famiglia, la scuola e le società devono essere parte di una rete educativa che abbia come obiettivo insegnare, spiegare e coinvolgere i ragazzi in corretti stili di vita. A Parma abbiamo Giocampus, un progetto pilota nato dalla collaborazione fra scuola, università, Comune, Coni, Cus Parma e grandi aziende del territorio. I numeri sono importanti perché in oltre 16 anni di attività abbiamo coinvolto 45.000 ragazziı».
Luca Baraldi, amministratore unico di Segafredo Grandi Eventi, ha puntato la sua attenzione sull’esperienza vissuta proprio alla guida del Parma Calcio: «Siamo ripartiti senza un euro. La gente del territorio vide come lavoravamo, capì la passione che mettevamo negli allenamenti. Alla fine abbiamo ottenuto risultati ben al di sopra delle aspettative. Sapete perché? Perché la famiglia, in questo caso la famiglia parmigiana, si era unita in maniera positiva attorno a noi».
Questo pomeriggio, nonostante, il maltempo, si è giocata allo stadio Tardini una partita amichevole che ha visto in campo tante glorie del Parma Calcio.
«Questo evento è diventato un appuntamento atteso in ogni sua edizione e ci permette di “contagiare” la nostra comunità perché la cultura, come pratica sportiva, coinvolge, appassiona e crea benessere», ha spiegato il vicesindaco Marco Bosi.