Damiano Cima (Nippo Vini Fantini) è stato probabilmente il più forte sull’arrivo della terza tappa del Tour of China II 2018 con una volata di rimonta strepitosa. Tuttavia, rimasto indietro per via della caduta ai -700 metri dalla fine, non ha potuto che accontentarsi del gradino più basso del podio dove si è celebrato il successo della maglia gialla Anthony Giacoppo (Bennelong SwissWelness).
Le sue impressioni a caldo. A fondo pagina il file audio da ascoltare.
Un terzo posto con un po’ di rammarico.
«Sì, a 700 metri c’è stata una caduta. Io ero a ruota di Mareczko e mi sono salvato per un pelo. Ho perso tante posizioni, così sono partito a fare il mio sprint per recuperare. Sono sempre in rimonta e per questo non sono più riuscito a vincere».
Cosa è successo nella caduta?
«Non saprei bene, quando manca così poco al traguardo non mi guardo molto intorno ma mi concentro su chi ho davanti. Ho visto lui che andava a terra e basta».
Perché sei spesso in rimonta, dove credi di sbagliare? La condizione è chiaro che sia molto buona.
«Sto passando un bel momento di forma, non saprei nemmeno io sinceramente. Forse basterebbe un po’ più di fortuna, ma quella viene se la cerchi. Stasera a freddo cercherò di capire dove ho sbagliato per non ripeterlo più».
Cercherai questa fortuna nelle prossime occasioni prima della fine?
«Mancano tre tappe, certo nella cronometro ci proverò ma sarà un po’ difficile visto che non sono uno specialista. Le altre due frazioni dovrebbero terminare allo sprint e cercheremo di sfruttare questa mia ottima condizione».
Il vincitore di giornata, Giacoppo, tira in ballo una presunta scorrettezza subita da un uomo del suo treno da parte di un rivale che però non ha voluto nominare: «Sono davvero felice, era previsto che lavorassimo per il nostro velocista, ma si è creata un’opportunità e l’ho colta al volo. C’è stata una brutta caduta e un nostro atleta è caduto e forse si è rotto la clavicola, sembra che un avversario lo abbia tirato dal manubrio. Continuo a non credere nella vittoria finale, perché la crono è troppo lunga per me e i ragazzi della Mitchelton Bike Exchange hanno diversi specialisti come Samuel Jenner così come Seid Lidze della Androni Giocattoli. Sono più favoriti loro».
Bella soddisfazione per il 22enne Cristofer Jurado, campione panamense della Trevigiani Phonix, che era nel gruppo in fuga e che ha conquistato la maglia a pois sfilandola a Mosca: «Sono molto contento, mi sono allenato tanto nel mio paese prima di venire in Cina e ora posso guardare ai risultati. Adesso mancano tre tappe e devo continuare a lavorare duro per portare a casa la maglia a pois»