Un raggiante Manuel Penalver (Trevigiani Phonix) taglia il traguardo dell’ultima tappa del Tour of China I 2018 regalandosi e regalando al team una vittoria preziosissima, che suggella una prestazione eccellente del team bulgaro dall’animo italiano. Tornato da un brutto infortunio, il 19enne spagnolo è cresciuto tappa dopo tappa fino al velocissimo sprint di oggi.
Le sue impressioni a caldo, a fondo pagina l’intervista da ascoltare.
Avevi promesso che ci avresti provato a vincere e oggi il successo è arrivato.
«Alla fine la vittoria è arrivata in una tappa davvero molto dura per me, perché ritornavo da una brutta caduta e questa corsa mi è servita per ritornare in forma e a recuperare un po’ di sicurezza. Quando sono arrivato terzo sentivo che potevo ambire alla vittoria e così è successo».
Come è stata la volata?
«Una volata molto pericolosa, ma quando stavamo per finire ho pensato “Adesso vado a blocco”, sentivo una buona gamba e così ho dato tutto».
Quanto sei felice di aver vinto in una corsa così importante davanti a tanti corridori importanti?
«Sono davvero molto felice, perché ho vinto davanti a grandi velocisti come Benfatto, Mareczko e Molano che sono un esempio per me e arrivare davanti mi riempie di gioia».
Hai una dedica per questo successo?
«Lo dedico a tutta la mia squadra, a ogni persona che lavora nel nostro team».
Quando hai iniziato a correre in bici?
«Avevo solo tre anni ero davvero piccolissimo»
E la prima vittoria?
«Sì è successo l’anno dopo quando avevo quattro anni e ho vinto una piccola volata, mi sono impegnato ad andare più forte che potevo. Ero così piccolo ma ho capito di essere uno sprinter».
Qual è la corsa dei tuoi sogni?
«Essendo velocista, una tappa di un grande giro come il Giro d’Italia, il Tour de France o la Vuelta di Spagna. Ma se devo scegliere una corsa allora dico la Milano Sanremo».
Quali sono i tuoi corridori preferiti, quelli che hai preso da ispirazione?
«Sin da quando ero piccolo mi è sempre piaciuto tanto Alejandro Valverde, ma due corridori che mi hanno ispirato molto e mi sono stati d’esempio sono Fernando Gaviria e Oscar Freire».
Le parole del DS della Trevigiani Phonix, Volodymyr Starchyk: «Finalmente è arrivata la vittoria, i ragazzi hanno sempre corso bene tutti i giorni, siamo molto felici. Ora ci aspetta il riposo e ci voleva proprio perché tutti sono cotti e senza energie. Domani i ragazzi potranno dormire finché vogliono, anche le dieci o undici poi possono uscire con calma in bici. Ci prepariamo a disputare una seconda parte come la prima, ci sarà la crono e tanti trasferimenti che la renderanno ancora più dura e potranno fare ancora più differenza della corsa stessa».