Impallinata da un cacciatore padovano
di Bastia, ha riportato ferite alla gamba, al braccio e a un fianco. È
la ciclista Christine Koschier della società veronese Fimap, che pare
sia stata scambiata per una lepre. La donna è stata improvvisamente raggiunta mentre pedalava su una strada
con altri atleti da alcuni colpi di arma da fuoco. Erano stati sparati
da non più di una cinquantina di metri, ben al di sotto del limite dei
150 metri previsto dal regolamento della caccia. Prontamente soccorsa, è stata trasportata al San Bortolo di Vicenza. Le sue condizioni, riporta Il Giornale di Vicenza, non sono gravi. Intanto i carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dell'episodio per formulare il capo di imputazione per il cacciatore. La stagione di caccia, insomma, sta entrando a pieno regime anche quest'anno, con la sua solita scia di vittime collaterali e non. "Solidarietà a lei, come a tutte le altre vittime umane colpite in soli pochi giorni dall'inizio della stagione di caccia: 3 persone uccise, 6 ferite e migliaia di animali martoriati. Questi episodi ci ricordano una volta di più che la furia dei cacciatori è così cieca da oscurare la loro vista e anche i loro cuori, altrimenti non chiamerebbero "trofeo" quello che è un cadavere nè "sport" quello che è un assassinio. Noi chiediamo al Ministro dell'Interno la sospensione della caccia perché è un'attività letale per tutti", commenta la Lav. da greenme.it