“Il nuovo tentativo di record mondiale dell’ora di ciclismo su pista che Walter Uccheddu tenterà domenica 26 marzo nel velodromo di Montichiari, rappresenta un ulteriore passo avanti di collegamento fra la medicina, in questo caso il trapianto di rene e il suo decorso, e la pratica sportiva”.
Lo ha detto Giuseppe Canu, presidente dell’ASNET (Associazione Sarda Nefropatici Emodializzati e Trapiantati) introducendo la conferenza stampa per presentare l’evento che vedrà il ciclista sardo Walter Uccheddu, nuovamente protagonista dopo 20 mesi dalla conquista del record mondiale su pista nella categoria dializzati.
“L’ASNET - ha detto Canu - fra i suoi compiti ha anche quello di sostenere queste iniziative per dimostrare che è possibile, anche sotto dialisi o dopo un trapianto, svolgere una attività sportiva agonistica e ottenere brillanti risultati”.
Un concetto, questo, confermato dallo stesso Uccheddu che ha ringraziato l’associazione per il sostegno in questa impresa nella quale cercherà di battere il suo stesso record di due anni fa, oggi in condizioni fisiche diverse, a sostegno della donazione e per dimostrare come, dopo il trapianto, la vita ritorna ad essere molto vicina a quella che si aveva prima della dialisi.
Ad avvalorare questa tesi, alla Conferenza stampa erano presenti dott. Mauro Frongia, Direttore S.C. Urologia Trapianto Renale e Chirurgia Robotica AO “G. Brotzu”, che un anno e mezzo fa ha eseguito il trapianto di rene su Walter Uccheddu e dottor Gian Benedetto Piredda direttore SSD Coordinamento Nefrologico Trapianto Renale AO “G. Brotzu” che lo sta seguendo nella fase post trapianto.
“Sono un amante del ciclismo e nello stesso tempo un fan di Walter Uccheddu – ha detto Frongia – e per me è un vanto avergli potuto dare la possibilità di rimettersi in gioco, lui che per la bicicletta è un talento nato. Aver ricevuto il trapianto di rene, consentirà a Walter, rispetto alla volta precedente, di incamerare più ossigeno nei globuli rossi e ciò gli consentirà di poter migliorare le prestazioni sportive. Operare un trapianto di rene con il sistema della robottica, unica in Europa – ha proseguito Frongia – ci consente di posizionare il nuovo organo in maniera tale che non sia di disturbo alla pratica sportiva e nello stesso tempo sia protetto da eventuali traumi”.
“Uccheddu è il nostro portabandiera perché ricalca quelli che sono gli obiettivi di riabilitazione post trapianto” – lo ha affermato Gian Benedetto Piredda che, tra l’altro ha anche sostenuto di essere ancora di più orgoglioso dell’atleta sardo sempre ligio alle raccomandazioni farmacologiche e sull’alimentazione e ciò contribuisce ad ottenere queste grandi prestazioni sportive.
Walter Uccheddu, da nefropatico, ha conseguito eccellenti risultati conquistando, tra l’altro, la medaglia d’oro nella gara in linea ai Campionati europei di Zagabria nel 2012 e Cracovia nel 2014 nella categoria dializzati, e la medaglia d’argento a luglio scorso a Vantaa, in Finlandia, nella categoria trapiantati.
Dopo la prova di domenica, Walter Uccheddu comincerà la preparazione per partecipare a Malaga, a fine giugno, ai campionati mondiali per trapiantati.