Una notte in bicicletta, insieme a tanti amici: per far festa, divertirsi ma soprattutto per un obiettivo nobile, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia geneica rara, la SMA.
È così che il team CyclingForLife - nato proprio con finalità meritorie - ha disputato e vinto la Dodici ore di Portogruaro. Gara combattuta sin dalle prime battute, con una andatura altissima sin dal via che ha fatto sì che i team favoriti sgranassero subito il gruppo.
Rimanevano in testa nel giro di pochi tornate: CyclingForLife, Velodromo Mecchia e Team Quality Bicycle Fast. Dopo qualche ora, quest’ultimi sotto i colpi incessanti cedevano e lasciavano via libera ai due team favoriti della corsa.
Nel corso della manifestazione il Team CyclingForLife prendeva le redini della corsa e con i suoi moschettieri Nicola Lucchetta, Franco Zilly, Giorgio Viotto, Fabrizio Checchin, Alessandro Zonta, Alessandro Bianchin, Riccardo Biasini e Filippo Margutti cercava invano di scrollarsi di dosso i favoriti di casa del team “Velodromo Mecchia”, capitanati a terra dall’ex professionista Simone Cadamuro.
L’epilogo negli ultimi dieci minuti finali dove i team, per regolamento, non potevano più cambiare uomini: CyclingForLife metteva in corsa Filippo Margutti mentre il “Velodromo Mecchia” puntava su Alvise Zanasca. Lanciati nel giro finale, Zanasca cadeva senza conseguenze e lasciava via libera a Margutti che arrivava a braccia alzate dedicando la vittoria al piccolo Carlo Fanton, giovane tifoso di soli due anni, affetto dalla sindrome di SMA, presente al traguardo.
Soddisfatti Marco Foligno e Paolo Squizzato, rispettivamente ideatore e manager del Team CyclingForLife: “«Abbiamo vissuto una splendida esprienza di sport e beneficienza. Davvero ottima l’organizzazione della 12 Ore di Portogruaro. Quanto a noi, abbiamo creato un team ciclistico con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia, la SMA, Atrofia Muscolare Spinale, che colpisce i bambini in età pediatrica. Ci siamo avvicinati a questa patologia perché ne soffre Carlo, il bambino di una coppia di amici: il nostro obiettivoi è quello diportare avanti il messaggio per il quale abbiamo creato la squadra: CyclingForLife in aiuto dei bambini colpiti da SMA».