Continua la vendemmia di medaglie preziose dei paraciclisti azzurri di Mario Valentini. Le prime due corse in linea portano altri due argenti con Alex Zanardi e Luca Mazzone. Subito in scena Alex Zanardi nella categoria H5. Il campionissimo dell’handbike, nonostante il grande sforzo nella crono di ieri, sfiora la vittoria superato solo sulla linea dal sudafricano Ernst Van Dyk ,che ha fatto tutta la gara sulla sua scia per uscire poi sulla dirittura d’arrivo. Alex elogia comunque il vincitore e si dice più che felice del risultato ottenuto. Medaglia di bronzo all’olandese Jetze Plat (nella foto a sinistra l'abbraccio con il presidente Di Rocco durante la premiazione della H5, a destra Mazzone sul podio della H2).
Molto simile l’arrivo tra Luca Mazzone e lo statunitense William Groulx nella H2, con la differenza che i due nel finale hanno fatto il vuoto per disputarsi la vittoria allo sprint. L’azzurro ha tentato di anticipare l’avversario, ma Groulx ha reagito guadagnando l’oro con merito. Grandissima la gara di Mazzone, che dopo l’oro della crono, mette al collo come Zanardi lo splendido argento della gara in linea. Il bronzo va allo svizzero Tobias Fankhauser.
L’ultima gara della giornata riserva la medaglia più ambita per l’Italia nella gara Uomini H3. Partiva favorito Vittorio Podestà, ma il vincitore della crono si è messo a disposizione di Paolo Cecchetto portandolo fuori dal gruppetto in fuga con una formidabile tirata negli ultimi 500 metri. L’obiettivo era l’oro, il quarto per gli azzurri, e Paolo Cecchetto lo ha centrato con grande bravura sfruttando alla perfezione il lancio del compagno.
Grande Cecchetto e grande Italia per lo spirito di squadra, vera arma vincente. La medaglia d’argento va al tedesco Maximilian Weber, il bronzo al canadese Charles Moreau. Podestà termina al sesto posto con le braccia alzate, esultante per la vittoria di Cecchetto. Uno spettacolo!
In precedenza anche Francesca Porcellato era arrivata puntuale all’appuntamento con il suo secondo podio. Due bronzi crono-in linea per la “rossa volante”, che suggella un’altra Paralimpiade da incorniciare nella classe Donne H1-2-3. Dieci partecipazioni ai Giochi, titolata in diverse discipline, Francesca è un mito dello sport paralimpico. Il titolo è della tedesca Christiane Reppe, la più veloce delle tre che si sono divise il podio. Argento alla coreana Doyeon Lee, che ha preceduto sulla linea Francesca, prima della sua classe, ma il regolamento prevede la classifica unificata.
Il bottino totale del paraciclismo italiano sale a nove medaglie. Londra eguagliata, ma non è finita…
da federciclismo.it