Tanti campioni e tanti curiosi a scoprire cosa sia la nuova idea di Angelo Furlan, la Bike Academy che dal 29 giugno al 5 luglio porterà 15 ragazzini tra i 7 e i 12 anni a scoprire i segreti delle due ruote, bmx, mtb o strada che siano. Una serata intensa e ricca di aneddoti del dietro le quinte dell’ex professionista cugino di Mattia rider azzurro della bmx, con in platea nomi importanti del panorama nazionale delle due ruote a pedali che hanno fatto la storia e in alcuni casi che ancora vogliono scriverne.
Prima di parlare con presente e passato delle due ruote, Furlan ha chiamato sul palco l'ex discobolo Diego Fortuna, azzurro dell'atletica che ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta e Sidney. Il vicentino che vanta numerosi titoli tricolori e internazionali è dottore in scienze dell'alimentazione e darà il suo contributo dal punto di vista nutritivo ai giovani, insegnando loro come si mangia e cosa si deve mangiare durante la giornata. Dopo Fortuna si è entrati nel vivo del ciclismo con Elena Berlato che ha accolto con entusiasmo l'iniziativa e ha voluto essere presente al fianco di Furlan poche ore prima della partenza per gli USA. "Parto per correre negli Stati Uniti dove parteciperò ad una gara di coppa del mondo e ad alcune gare locali - spiega la portacolori dell'Alè Cipollini - il progetto intrapreso qui è molto valido e importante, oggi non bisogna guardare solo alla strada ma sfruttare anche le altre discipline del ciclismo per formare corridori sempre più completi". Un viaggio quello negli USA che sarà utile per preparare al meglio la fase cruciale della stagione: "A fine giugno ci sono i campionati italiani e poi a luglio c'è il Giro d'Italia, voglio prepararmi al meglio in vista di queste due competizioni". Chi invece scalpita per tornare presto in sella sono Andrea Zordan e l'ex iridato Alessandro Ballan. Il primo arrivato tra i professionisti lo scorso anno ha corso pochissimo prima per la mononucleosi e quest'anno per un problema al ginocchio: "Volevo essere al Giro ma purtroppo i problemi mi hanno costretto a fermarmi e a ripartire - spiega Zordan - sto facendo tanta palestra e ho ripreso la bici, devo ritrovare la forma per mettere in luce nella Sarò al via del Giro di Romania a luglio e poi penseremo a qualche corsa a tappe e di una giornata". Anche Ballan è fermo, la sua storia però è diversa e lui stesso conferma di voler tornare più forte di prima dopo aver pagato per l'errore commesso che lo ha sospeso per due anni. "Ho passato tante pene in questi due anni, ad agosto non vedo l'ora di rimettermi in gioco. Mi sto allenando molto per trovare una squadra, la bici è la mia vita e se ai miei tempi ci fosse stata questa academy avrei pagato oro per imparare tutti i trucchi del fuoristrada e del bmx, in gruppo li vedi quelli che arrivano da altri settori. In discesa vanno più forte, evitano cadute e se cadono sanno come fare". Con Angelo Ballan ha corso si tempi della Farnese Vini, una stagione dove il vino andava giù più dell'acqua: "Eravamo nove veneti in squadra e un bicchiere non ce lo toglieva nessuno, fin quando a metà stagione avevamo finito la scorta annuale. Con Angelo abbiamo passato bei momenti". Chi ha corso con e contro Furlan è stato Andrea Ferrigato, ex professionista e ora accompagnatore cicloturista per un tour operator vicentino, che manda in giro su due pedali 15 mila persone ogni anno. "Saper andare in bici non serve solo a chi va in strada, ma serve anche a chi percorre la strada di altri sport, uno su tutti quello dei motori. Una grande iniziativa che appoggio in pieno, questa è la strada giusta per creare futuri campioni, oggi sono molti gli stranieri che arrivano alla strada dopo percorsi diversi, basta guardare Cadel Evans per fare un esempio importante". Importante come l'ex campione del mondo Moreno Argentin, iridato nel 1986 a Colorado Spring. "Passione e determinazione, sono le due parole d'ordine da usare nel ciclismo di oggi, specie se ti metti a disposizioni delle giovani leve che hanno tutto da imparare e tanta voglia di farlo. Le competenze ci sono, da fuori la gente deve capire che Furlan non vuole sostituirsi a nessuno ma creare un nuovo modo di fare bici che aiuti tutti, e poi non dimentichiamoci che correre su una pista ben protetta è una sicurezza in più per i ragazzi". Bici la grande passione di Argentin che non risparmia la frecciatina alle comodità di tanti ragazzi del giorno d'oggi: "Io quando andavo a scuola ci andavo sempre in bici, oggi c'è la fila e il caos davanti le scuole per lasciare il più vicino possibile i propri figli all'entrata. Sarebbe bello rivedere tanti ragazzi prendere la bici per andare a studiare". E se lo dice un campione del mondo.
Stefano Testoni, da Il Giornale di Vicenza
Foto Andrea Zampese