A margine dei campionati del Mondo su pista in corso di svolgimento al velodromo di Saint Quentin en Yvelines, alle porte di Parigi, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del nuovo "derny elettrico" prodotto dalla Elmoto, azienda tedesca di Stoccarda.
Diciamo subito che il termine "derny" forse è usato in maniera un po' impropria e che i puristi della specialità storceranno il naso: infatti nulla, se non la presenza delle ruote, accomuna i due veicoli.
Detto ciò bisogna riconoscere che l'utilizzo del nuovo derny elettrico ha una sua valenza tecnica: innanzitutto è ad emissioni zero, quindi niente fumo, niente odore di benzina all'interno dei velodromi e niente inalazioni dannose per chi segue; può raggiungere una velocità massima di 65 km/h, il che lo rende utilizzabile per allenare quasi tutte le specialità della pista (ho qualche personalissimo dubbio sui velocisti dopo la categoria junior) e non solo per il Keirin. Per quest'ultima il top è la possibilità di mantenere un incremento della velocità costante e lineare durante tutta la prova, cosa difficilissima da fare anche per un allenatore esperto, garantendo così ad ogni manifestazione lo stesso standard qualitativo agli atleti in gara.
Inoltre questa novità elimina la manutenzione meccanica e gli inconvenienti all'accensione del classico derny, scene che tutti siamo abituati a vedere nei velodromi quando uno dei motori non ne vuole sapere di partire...
Il derny della Elmoto è equipaggiato con un motore elettrico da 1,7 KW e batterie al litio la cui carica garantisce fino a 70 km di allenamento (4 le ore necessarie per la completa ricarica e circa 800 le ricariche prima della sostituzione).
Il prezzo per ora si aggira attorno ai 4.800,00 € ma esiste una particolare scontistica che arriva ad abbattere il prezzo addirittura del 50% in caso di acquisto di almeno due derny elettrici per le federazioni ed i velodromi interessati all'acquisto.
Sarà il tempo a dire se la scelta dell'UCI riguardo all'introduzione del nuovo derny della Elmoto si è rivelata vincente; la sensazione è che, per quello visto fino ad ora, il caro vecchio derny a motore abbia le ore contate almeno per quello che riguarda il Keirin e l'allenamento. Non a caso lo slogan del costruttore tedesco è: "revolution on track".
Per ulteriori info: http://www.elmoto.com
da Saint Quentin, Fabio Perego