Tempi duri per i pendolari che sono anche ciclisti. Da quest'anno infatti Trenitalia ha cancellato la possibilità di sottoscrivere l'abbonamento per portare e due ruote sul treno: sarà necessario pagare un biglietto di 3,50 euro al giorno.
E se da un lato, a parole, ormai non c’è più nessuno che non spenda parole di elogio per una mobilità sostenibile; dall’altra Trenitalia fa esattamente l'opposto.
La denuncia del super-rincaro arriva da Sara Poluzzi, manager di un’azienda, che vive a Bologna ma lavora a Imola, ma il suo caso - riportato da La Gazzetta di Modena - si può estendere anche a migliaia di altri pendolari.
Sara, quasi ogni giorno prende il treno sulla linea Bologna - Ancona. Al rinnovo dell’abbonamento ha trovato un aumento di costi enorme per riuscire a coltivare la buona abitudine che dura dal 2006: infatti usa la bicicletta per gli spostamenti dalla stazione all’ufficio.
«Prendo il treno - dice - per raggiungere il posto di lavoro. Quando mi sono informata per il rinnovo dell’abbonamento bici più treno sono rimasta sotto choc e ora vorrei far conoscere la situazione – Quell’abbonamento, quello in vigore è stato annullato. Quindi, non è più possibile sottoscrivere un abbonamento che consenta di trasportare quotidianamente la bici sui treni predisposti se non con un biglietto di 3,50 € valido per un giorno. Il costo dell'abbonamento annuale era di 440 euro per me e altre 120 per caricare la bicicletta. Calcolando una media di cinque giorni lavorativi per le 52 settimane all’anno, la differenza tra quello che sarei costretta a pagare e il costo che sostenevo fino all’anno scorso è di 700 euro. Una bella somma. Trenitalia sostiene che con un cambio di sistema informativo sono stati eliminati gli abbonamenti cartacei come questo. La Regione Emilia Romagna mi informa che l'abbonamento era nato da un accordo tra Fiab e Trenitalia. Fiab scrive che non era usato da molte persone e mi consiglia di comprarmi una bici pieghevole che si può portare gratis sul treno se provvista di una sacca apposita, ma dovrei spendere mille euro. Non mi conviene e, comunque, non è la scelta che voglio intraprendere. Io metto in pratica da 8 anni il mio piccolo e modesto gesto quotidiano che ha consentito un risparmio su tutto il periodo di 3,8 tonnellate di anidride carbonica. Già era difficile pedalare tutti i giorni e portare la bici su e giù dal treno, ora dovrei pure pedalare su una piccola bici pieghevole invece della mia bella bicicletta bianca o magari lasciare in stazione un mezzo che puntualmente mi verrebbe rubato. O, ancora, dovrei andare in auto al lavoro. Invece di allargare il bacino di utenti si rende la vita impossibile agli attuali utilizzatori» conclude Sara.