Il Vigorelli torna a respirare aria di ciclismo? Sarebbe questa
l'opzione scelta dal Comune di Milano se il ricorso pendente al Tar
contro la decisione della Soprintendenza ai Beni architettonici di
bocciare il progetto scelto, fosse respinto,
Ricordiamo che il
ministero dei Beni Culturali ha stabilito che la storica pista in legno
dell'impianto di via Arona è un bene architettonico e non si può
eliminare.
Se il Tar confermerà il vincolo - scrive Davide Longo su La Gazzetta dello Sport Milano di oggi - e
boccerà nuovamente il progetto (decisione attesa in primavera), il
concorso sarà annullato e si ripartirà da zero, con nuove linee guida
che tengano in dovuta considerazione il vincolo sulla pista e abbiano
come destinazione d’uso principale ma non esclusiva dell’impianto il
ciclismo (assente da via Arona da 10 anni per l’inagibilità della pista
stessa che necessita di ristrutturazione) proprio come richiesto da
varie associazioni di ciclisti e dal comitato Velodromo Vigorelli.
«Non abbiamo ancora avuto alcuna comunicazione da parte del Comune - spiega Daniele D'Aquila, rappresentante del Comitato - ma se l’intenzione è questa non possiamo che esserne lieti. Noi siamo pronti a confrontarci con il Comune e con la Federazione anche dal punto di vista dei costi per la sostenibilità economica della gestione».