Remco Evenepoel è arrivato in Svizzera giovedì sera e ieri, insieme a Victor Campenaerts, ha fatto una ricognizione sul percorso della cronometro iridata. Non è difficile riconoscere Evenepoel mentre si allena sulle strade di Zurigo, perché le sue bici - sia quella da strada che quella a cronometro - sono color oro, per celebrare le due medaglie conquistate ai Giochi di Parigi. Anche il casco è color oro e sulla bici c’è anche un’iride per quel Mondiale su strada conquistato nel 2022 e bissato a cronometro nel 2023.
Evenepoel è l’uomo dei record e anche, se ancora non lo ha detto in modo chiaro, il suo intento sarebbe quello di conquistare il doppio oro ai Mondiali di Zurigo. Naturalmente questa sarebbe un’impresa unica, ma il fiammingo è sereno e gli piace l’idea di portare a casa nell’anno olimpico le 4 medaglie d’oro più pregiate. Se dovesse riuscire in questa impresa, sarebbe per certo il primo e unico ciclista ad aver raccolto 2 ori olimpici e due mondiali nello stesso anno.
Questa è un’impresa quasi impossibile e quindi il belga si accontenterebbe di portare a casa anche una sola medaglia e quella a cronometro, ovviamente, è quella piùà raggiungibile.
Secondo il tecnico della nazionale belga, Sven Vanthourenhout, Evenepoel avrà buone possibilità di successo su un percorso che si adatta molto alle sue caratteristiche. Nel 2019, ad appena 19 anni, da neoprofessionista ha conquistato l'argento su un percorso non molto tecnico, sulla distanza di 54 chilometri con un dislivello di 684 metri. Fino allo scorso anno, quello del 2019 era stato il suo miglior risultato in una cronometro Mondiale. Nel 2021 a Bruges e nel 2022 in Australia si è dovuto accontentare del bronzo. Bisogna ricordare che ai Mondiali di Imola del 2020 non potè partecipare a causa dell’incidente in agosto al Giro di Lombardia. Nel 2023 è arrivata la medaglia più preziosa a Stirling, in Scozia, su un tracciato di 47,8 chilometri con 351 metri di dislivello, percorrendo quella distanza ad una velocità media di 51,8 chilometri orari in 55 minuti e 19 secondi. Dodici secondi più veloce del nostro Filippo Ganna, 48 secondi più veloce del talento britannico Joshua Tarling
Resta però da vedere quale sarà la forma di Evenepoel, ma anche dei suoi diretti avversari. La sua condizione non era ancora ottimale al Tour of Britain e per questo è andato in Spagna per migliorare. Martedì scorso a Calpe, come registrato su Strava, ha percorso 260 chilometri con più di 3.500 metri di dislivello ad una velocità media di 36,6 chilometri orari, mentre venerdì ha fatto una ricognizione sul percorso di gara e il giorno prima ha percorso un centinaio di chilometri passeggiando.
Che vinca un oro mondiale o meno, questo anno per Evenepoel passerà alla storia come uno dei più leggendari di sempre. E se poi dovesse mettersi l'oro al collo...