Le Olimpiadi del 2028 saranno bellissime, di questo ne sono convinti gli organizzatori a Los Angeles, ma le date delle gare - rese note ieri - saranno un problema per il Tour de France.
I Giochi di Los Angeles si svolgeranno dal 14 al 30 luglio, periodo in cui tradizionalmente si corre anche il Tour de France e sarà difficile anticiparlo di due settimane. Il numero uno del Tour, Christian Prudhomme, ha già chiarito - in una dichiarazione rilasciata a Wielerflits - di non essere a favore della decisione del CIO, che costringerà l'UCI ad anticipare, posticipare (soluzione ancor meno gradita) o nella peggiore delle ipotesi a cancellare il Tour.
Non solo Prudhomme, ma anche i francesi non sono contenti, perché se il Tour dovesse essere anticipato non potrà esserci una tappa nel giorno della festa nazionale il 14 luglio 2028. Infatti quel giorno è prevista a Los Angeles la cerimonia d’apertura dei Giochi. Ovviamenrte non è ancora chiaro quando inizierà esattamente l’edizione 2028 della Grande Boucle, ma sicuramente in tanti, corridori compresi, non saranno contenti.
Il 2024 è stato un anno di Olimpiadi e la Francia, patria del Tour, per i Giochi di Parigi ha spostato l’arrivo della corsa gialla a Nizza, proprio per questioni organizzative. Il Tour senza grandi problemi si è adeguato ai Giochi Olimpici e, appena cinque giorni dopo la cronometro finale, Parigi ha dato il via al più grande evento sportivo del mondo. Quest'anno non c’è stato il consueto sprint sugli Champs-Élysées, ma abbiamo visto una cronometro sulla Costa Azzurra, che ha regalato tante emozioni sia ai tifosi che ai corridori in gara.
Per i francesi il finale del Tour de France a Nizza, è stato sicuramente un evento eccezionale e dal 2025 tutto tornerà ad essere come prima, con il consueto arrivo a Parigi, ma le date del 2028, senza dubbi causeranno diversi problemi.
Tanto per cominciare, se la Grande Boucle, dovesse essere anticipata a metà giugno, allora ci sarebbero solo 15 giorni di pausa tra il Giro d’Italia e la corsa gialla e in sofferenza andrebbero tutte quelle corse, che si svolgono durante il mese di giugno.
L’UCI al riguardo ancora non si è espressa, ma sarà assolutamente necessario trovare una soluzione che non metta in difficoltà lo svolgimento del Tour che resta l'evento più importante del ciclismo mondiale. Una soluzione che deve tener conto anche di tutte le altre gare e che inevitabilmente stravolgerà l'intero calendario mondiale.