Mathieu van der Poel sapeva che in uno sprint di gruppo il titolo di campione europeo non sarebbe stato suo, per questo ha tentato in ogni modo di mettere in atto la sua strategia e di attaccare lungo il percorso. Il dislivello però era troppo basso e per questo l’olandese iridato, non ha potuto sfruttare la sua potenza.
«In gara ho fatto quello che potevo – ha spiegato van der Poel – Non sono deluso per come è finita la giornata».
Il nuovo campione europeo è Tim Merlier, che può vantare anche il primato di essere il primo belga ad aver conquistato il titolo di campione continentale, e alle sue spalle si sono piazzati l’olandese Kooij e l’estone Mihkels, mentre Van der Poel ha chiuso in trentesima posizione.
«Il nostro piano era noto, dovevo attaccare perché sarebbe stato l’unico modo di girare la corsa a mio vantaggio. Ho provato in ogni modo ma non ci sono riuscito. Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stato difficile portare a termine un attacco, ma non sono troppo preoccupato per questo».
Quando van der Poel ha capito che la vittoria si sarebbe decisa allo sprint, ha pensato di aiutare il connazionale Olav Kooij, ma non è riuscito a superarlo e a pilotarlo nella volata.
«Come previsto, è stato molto frenetico il finale e avevamo anche vento contrario: nella parte finale della corsa inizialmente ero dietro Olav e volevo superarlo, ma non ci sono riuscito. Sapevamo che sarebbe stato difficile fare qualunque cosa. Avevo già fatto il mio dovere lungo il percorso e per fortuna Olav ha comunque fatto uno sprint con molta potenza ed è arrivato secondo».
Van der Poel avrebbe voluto vincere nel Limburgo, perché non ha mai vinto il titolo europeo, ma il percorso era molto più adatto a velocisti, che a corridori da classica come lui. L’olandese dopo il tragurdo ha subito voltato pagina e, archiviato l’Europeo, è pronto ad affrontare il Mondiale che si correrà tra due settimane e dove tenterà di conquistare la sua seconda maglia iridata.
Da mercoledì sarà impegnato per cinque giorni al Giro del Lussemburgo e poi seguiranno alcuni giorni di recupero, prima di andare in Svizzera per il Mondiale. «L’Europeo non è stata una brutta corsa per me. Penso di aver guadagnato un po' di ritmo di gara in più e di poterlo sfruttare a Zurigo».